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Viaggiare ai Tropici


Le terre tra il Tropico del Cancro e il Tropico del Capricorno esercitano su molti di noi un'attrazione irresistibile: spiagge morbide e accecanti, lagune popolate di coloratissime specie marine, foreste che custodiscono meraviglie botaniche, città ricche di capolavori architettonici, mercati profumati di spezie e molto altro ancora.

La mia destinazione è sicura?
Viaggiare è una bella esperienza, ma non tutto il mondo è pacifico e quando si parla di Tropici questa affermazione è ancora più vera. Ci sono nazioni con una vocazione turistica ben radicata e sviluppata, che hanno condizioni di vita tutto sommato simili a quelle a cui siamo abituati. E ci sono aree afflitte da miseria e carestie, che già in aeroporto ci accolgono con immagini capaci di spiazzare anche il più incallito dei viaggiatori.
Ci sono paesi che godono di democrazie solide e paesi socialmente fragili e politicamente instabili; purtroppo questi ultimi sono più numerosi. Viaggiare in aree in cui si corre il rischio di trovarsi coinvolti in un conflitto, una rivolta o un attacco terroristico, richiede scelte consapevoli o, quanto meno, particolari cautele.

Per misurare il rischio con le proprie capacità è opportuno, prima di partire, prendere informazioni da fonti ufficiali nazionali ed internazionali, come il sito italiano del Ministero degli Esteri Viaggiare Sicuri e i siti paralleli di Francia, Regno Unito e Stati Uniti.

Tuttavia, quando si tratta di valutare se un luogo è davvero pericoloso, non tutte le unità di crisi sono d'accordo; per quanto riguarda i disordini politici e il rischio di attentati, ad esempio, la posizione ufficiale dei diversi governi cambia in funzione delle relazioni politiche in corso con quel paese. Una nazione potrebbe comparire per anni tra gli avvisi di pericolosità ed essere lo stesso una destinazione sicura, tranne per qualche disputa di confine e per poche altre aree dove è sufficiente non recarsi.

In generale i problemi di sicurezza non vanno mai sottovalutati; ciò non toglie che i consigli ufficiali forniti dai governi possano essere confrontati con notizie provenienti da fonti diverse, quali gli uffici turistici del paese in questione, i giornali locali e, perché no, i forum dei viaggiatori.
EÂ’ opportuno, comunque, segnalare il proprio viaggio nel sito Dove siamo nel mondo in modo che, in caso di emergenza, il nostro Ministero degli Esteri possa mettersi in contatto con noi ed eventualmente intervenire in nostro aiuto.


Scegliere la stagione giusta
I tropici sono terre calde non soltanto da un punto di vista sociopolitico ma anche sotto l'aspetto climatico. Il che non vuol dire che in questi paesi splenda sempre il sole. Per la loro posizione geografica a cavallo dell'equatore, le aree tropicali sono periodicamente sottoposte alla furia di uragani, tifoni, piogge monsoniche ed altri eventi meteorologici avversi. La maggior parte di questi fenomeni segue però una stagionalità che, in linea di massima, è prevedibile.

Da giugno a novembre sono a rischio i viaggi nei paesi dell'America centrale e ai Caraibi, che in questa stagione sono interessati dal passaggio degli uragani; le isole più settentrionali dell'arco caraibico (le Grandi e le Piccole Antille) sono colpite più spesso da fenomeni di una certa violenza, ma di tanto in tanto si registrano devastanti uragani anche nelle isole più vicine all'equatore. Più o meno nello stesso periodo, da luglio ad ottobre, nel sud est asiatico infuriano i tifoni e cadono incessanti le piogge monsoniche.
Luglio e agosto non sono i mesi più adatti nemmeno per le Maldive: le correnti umide portate dal monsone estivo coprono il cielo, di tanto in tanto piove, c'è vento e il mare è sempre mosso. Nei mesi estivi è invece piacevole il clima di Zanzibar: qui nell'emisfero sud non piove e le brezze rinfrescano l'aria.

Come si vede c'è grande variabilità, ma dalle costanti climatiche delle diverse regioni tropicali si può quanto meno operare una prima selezione; ed è quanto propone la sezione 'i>quando andare che, per ciascun paese tropicale, indica le stagioni più favorevoli e i periodi meno adatti ad una vacanza.
Cosa diversa è stabilire date esatte per l'inizio e la fine della stagione asciutta o di quella dei monsoni, cioè rispondere alla domanda che tempo farà alla data prevista per il viaggio. Per fortuna è facile trovare in rete dati statistici e previsioni a medio termine ( Weather Underground ) che possono rivelarsi molto utili, a patto però di avere quel margine di flessibilità che ci consenta di modificare partenze e spostamenti.

Scegliere la stagione giusta è determinante per la buona riuscita di un viaggio ai Tropici e può voler dire evitare di trovarsi nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Le stagioni influenzano una serie di spettacoli naturali, come le migrazioni di animali, la fioritura, la trasparenza dei mari. E influenzano anche il diffondersi di determinate malattie. Le condizioni climatiche dei paesi tropicali favoriscono infatti lo sviluppo di molti vettori, come zanzare e mosche, capaci di veicolare subdoli agenti infettivi.

Precauzioni sanitarie
Ai Tropici la sicurezza sanitaria è in larga misura legata al comportamento individuale. Innanzi tutto è necessario conoscere i rischi sanitari di un paese, sapere quali malattie sono presenti e quali vaccinazioni e/o profilassi sono raccomandate; non esitate a consultare il vostro medico di fiducia per valutare insieme, e in base alla tipologia del viaggio, l'opportunità o meno di effettuare vaccinazioni o preventive terapie farmacologiche.
Sul sito del Ministero della Salute si possono trovare dettagliate informazioni sulla situazione sanitaria di tutti i paesi del mondo, nonché le sedi presso le quali vengono effettuate le vaccinazioni internazionali.

Pochi, semplici accorgimenti possono comunque rivelarsi di grande aiuto. Portate con voi, possibilmente nel bagaglio a mano, i farmaci che prendete regolarmente e che nel paese dove state andando potrebbero non essere disponibili. Sarebbe meglio accompagnare i medicinali dalla prescrizione medica e dal foglietto illustrativo in cui è riportato il principio attivo, quello che identifica in modo univoco un farmaco, il cui nome commerciale può invece variare da nazione a nazione.
E' inoltre sempre utile mettere in valigia alcuni farmaci di primo impiego, come analgesici, antipiretici, antistaminici, antidiarroici, ma senza esagerare. Il fai-da-te ai Tropici va bene per i piccoli disturbi, ma per i sintomi più gravi è necessario consultare un medico locale che, se il caso, potrà prescrivervi una cura adeguata; siete pur sempre in un ambiente diverso dal solito e ciò che sembra una normale febbre potrebbe essere qualcosa di più grave.

Le malattie tropicali trasmesse dagli insetti sono molte e rappresentano una delle principali cause di malattia al ritorno da un viaggio tropicale. Nella sezione Dossier Tropici trovate una serie di informazioni sulla dengue e sulle principali malattie trasmesse dalle zanzare e sulle buone ragioni per non dimenticare mai i repellenti e le altre misure di protezione contro zanzare e insetti ematofagi.

E' altrettanto importante contenere il più possibile il rischio di malattie trasmesse attraverso acqua e alimenti. La prima regola da adottare in condizioni di scarsa igiene dei luoghi è bere solo bevande imbottigliate, evitare bibite e drink con ghiaccio e frutta che non si possa sbucciare. E se quel locale o quell'ambulante dove vi siete fermati a mangiare non vi convince, rinunciate ai cibi crudi e alle insalate e ordinate solo alimenti ben cotti.
Per maggiori e più dettagliate informazioni consulate il sito della Società Italiana di Medicina dei Viaggi.

Il rischio di incappare in qualche contrattempo è in agguato anche durante le escursioni. In foresta non toccate animali o piante sconosciute e indossate sempre scarpe chiuse per proteggere piedi e caviglie dai parassiti e dagli animali che vivono sul terreno. La presenza di parassiti, responsabili di gravi malattie, è comune anche nelle acque dolci di molte aree tropicali, perciò informatevi prima di fare il bagno in un laghetto o in quella bella pozza d'acqua fresca.

La giusta cautela è necessaria anche in mare: è buona regola usare scarpette di gomma o di plastica per non ferirsi sui coralli o calpestare pesci provvisti di spine velenose, come il pesce pietra, comune in tutti i mari tropicali. Inoltre, ma solo nelle acque australiane e in determinate stagioni, un potenziale pericolo può venire anche da alcune specie di meduse velenose; fate attenzione ai cartelli e, nel dubbio, chiedete agli abitanti del luogo prima di entrare in acqua.

Un altro grosso rischio, troppo spesso sottovalutato, è la presenza di correnti che portano i bagnanti verso il largo; possono essere estremamente pericolose e non sono rari i casi di incidenti accaduti ad ignari turisti. Sono invece meno comuni gli incidenti che accadono ai sub, ma assicuratevi che le attrezzature siano efficienti: ai tropici le camere iperbariche potrebbero essere distanti o anche inesistenti.

Se, nonostante le dovute precauzioni, al ritorno dal viaggio accusate un malessere rivolgetevi subito al vostro medico informandolo che avete viaggiato in un paese tropicale.

Infine ricordatevi che ammalarsi in viaggio può costarvi caro. Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) garantisce l’assistenza gratuita ai turisti italiani all’estero solo in pochi paesi, quasi tutti europei. Le indicazioni sulla tutela sanitaria fornita dal SSN sono riportate, con grande completezza, sul sito del Ministero della Salute, basta solo indicare paese di destinazione e motivo del viaggio. Nel caso di copertura da parte del SSN parziale o assente è consigliabile stipulare una polizza sanitaria viaggi visto che in molti paesi anche le prestazioni di pronto soccorso sono spesso a pagamento.


Infine, tra le norme di comportamento, non dovrebbero mancare quelle attenzioni che ognuno di noi rivolge all'altro. Se lo spirito con il quale stiamo viaggiando è quello del rispetto della cultura altrui e del riconoscimento della comunità e del paese ospitante, vi invitiamo a leggere i consigli proposti nel decalogo Associazione Italiana Turismo Responsabile. E' solo una delle tante fonti in rete dove trovare suggerimenti per viaggiare adottando scelte che, senza alcuna rinuncia da parte nostra, rispettino i principi della responsabilità e della sostenibilità.

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