Voli
Numerose compagnie aeree europee e internazionali effettuano collegamenti in coincidenza con il vettore nazionale
Air Calédonie International (Aircalin). La scelta migliore, per tariffa e durata del viaggio, prevede una prima tratta da Roma o Milano per Osaka, via Helsinki, con
Finnair; il viaggio prosegue poi da Osaka a Noumea con Air Caledonie.
In alternativa, si può arrivare a Osaka con
Air France/KLM e proseguire per Noumea con Air Caledonie; in questo caso il viaggio dura qualche ora in più (31 ore invece di 26), ma la tariffa rimane conveniente. Ci sono anche voli che fanno un unico scalo a Tokyo, garantiti da
Air France e
Japan Airlines; ma il prezzo è più alto e non si accorcia il tempo totale del viaggio.
Se il programma prevede una sosta in un paio di altre destinazioni del Pacifico sud occidentale è meglio dare un’occhiata anche al pass Visit South Pacific, il programma proposto da Air Caledonie in compartecipazione con 9 compagnie aeree. Si devono comprare almeno due tagliandi da o verso Noumea, a scelta tra Fiji, Vanuatu, Nuova Zelanda, Australia e Polinesia francese.
I voli interni sono sempre effettuati da Air Caledonie; anche in questo caso c’è una formula pass che potrebbe convenire a chi pensa di spostarsi più volte in aereo tra il nord e il sud di Grande Terre e le isole. L’alternativa per recarsi nelle isole è il catamarano Betico che fa servizio tra Noumea e l’isola dei Pini e le Loyauté.
Passaporto e visti
All’ingresso è necessario un passaporto con validità residua di almeno sei mesi; agli europei non viene richiesto il visto, a meno che il soggiorno non sia di durata superiore a tre mesi.
Situazione politica, rischio sanitario e altri pericoli
Il paese è una destinazione sicura e non ci sono particolari cautele da adottare, oltre al normale buon senso.
Anche le condizioni sanitarie sono abbastanza buone. Non viene segnalata alcuna malattia tropicale tranne la dengue, endemica in tutta la fascia tropicale, la cui presenza richiede misure protettive per evitare di essere punti dalle zanzare, peraltro particolarmente fastidiose durante il periodo umido. L’acqua è potabile.
Moneta
La valuta corrente è il
Franco del Pacifico (CFP), la stessa usata in Polinesia francese; le carte di credito sono accettate quasi ovunque ed è possibile prelevare contanti agli sportelli bancomat(gabiers) che si trovano in tutte le città principali.
Comunicazioni
I collegamenti internet sono notevolmente migliorati da quando è stato installato un cavo sottomarino che collega la Nuova Caledonia all’Australia ma i costi di collegamento sono ancora piuttosto elevati. La rete GSM / UMTS, compatibile con i cellulari italiani, è ben sviluppata e praticamente tutte le aree abitate sono coperte; anche molte baie usate dai diportisti nautici hanno un buon segnale. Molto diffusi gli internet point.
Elettricità
Il voltaggio della corrente elettrica è 220 V e la frequenza 50 hertz; le prese sono quelle normali a due spinotti, non servono perciò gli adattatori.
Lingua
La lingua ufficiale è il francese; si parlano inoltre più di 30 dialetti melanesiani.
Prima di partire registratevi sul sito:
Dove siamo nel mondo a cura del Ministero degli Esteri.
Viaggio indipendente
In Nuova Caledonia ci si sposta senza alcuna difficoltà perciò, mappa alla mano, è facile percorrere tutta Grande Terre senza rinunciare a un salto anche nelle isole. Il costo della vita è paragonabile agli standard europei.
Trasporti
Il noleggio di un’auto, che è sempre la scelta migliore se non si ha molto tempo a disposizione, si spunta a prezzi accessibili. La patente italiana è accettata, la gran parte delle strade è asfaltata e quasi sempre in buone condizioni, tranne alcuni tratti della costa est di Grande Terre e delle isole. Gli autobus pubblici restano comunque il mezzo più economico per spostarsi; peraltro il servizio su Grande Terre è abbastanza buono ma è bene ricordare che i mezzi, anche nella capitale, viaggiano fino alle 19,00.
Le isole si raggiungono in aereo, con i voli giornalieri di Air Caledonie, oppure in traghetto. Il
Betico 2 è un grande catamarano che può ospitare oltre 350 passeggeri e impiega meno di due ore per il tragitto Noumea-Ile des Pins. La traversata per le Loyauté è invece più lunga: il catamarano passa prima per Maré, poi attracca a Lifou e, infine, raggiunge Ouvea mettendoci, rispettivamente, 3h30, 4h30 e 5h30. Attenzione alle tariffe: il biglietto andata e ritorno del catamarano, se acquistato a tariffa piena, non è poi così conveniente rispetto all’aereo, che impiega solo 40 minuti per le Loyauté e appena 20 per la vicina Ile des Pins. In entrambi i casi è meglio prevedere qualche ritardo; a causa di scioperi improvvisi o di avverse condizioni meteorologiche tanto i voli quanto i collegamenti marittimi possono essere sospesi senza preavviso.
Dormire
Per fermarsi a dormire, Noumea è senza dubbio il posto più caro; dopo una breve sosta conviene perciò dirigersi altrove ma, almeno per una notte o due, si può comodamente alloggiare all’
Hotel Le Paris
, affiliato alla catena Best Western, che offre il miglior rapporto qualità prezzo della capitale. Si trova in centro, nei pressi di Place des Cocotiers; a pochi passi c’è anche un autonoleggio dell’Avis. Nella zona turistica di Anse Vata si trovano invece tutti gli hotel più lussuosi di Noumea.
Per fortuna, tanto a Grande Terre quanto nelle isole, oltre agli hotel di alta gamma si può scegliere tra numerosi campeggi (anche se a volte piuttosto rustici) e un certo numero di gites, ovvero bungalow con o senza servizi privati, raggruppati attorno ad una cucina comune; altrimenti c’è l’opzione chez l’habitant.
A Lifou si può alloggiare all’
Oasis de Kiamu, una piccola struttura nei pressi del villaggio Jozip, a metà strada tra We, il centro principale dell’isola, e la magnifica baia di Luengoni. Propone stanze e appartamenti, tutti dotati di servizi privati, con e senza cucinotto. Se fate una tappa ad Ouvea due indirizzi da considerare sono Gite Beaupre e Gite Cocotier, quest’ultimo situato ai bordi di una splendida spiaggia, poco a sud del ponte di Ouvea (pont de Mouli). Entrambe le strutture hanno un ristorante dove si mangia molto bene.
La maggior parte degli alloggi sull’Ile des Pins si concentrano attorno alle belle baie di Kanumera e Kuto. Poco all’interno della baia di Kanumera c’è
Gite Nataiwatch che dispone di 4 bungalow tradizionali con servizi e cucina in comune e 8 bungalow con servizi privati. C’è inoltre un’area camping attrezzata. Dalla parte opposta dell’isola, nella magnifica baie d’Oro, le uniche possibilità di alloggio sono
Gite d'Oro (ex Chez Regis) , che ha 4 bungalow duplex e un campeggio, oppure
Le Meridien
, una delle strutture più lussuose di tutta la Nuova Caledonia.
Cucina
Il piatto nazionale della Nuova Caledonia è il
bougna, un misto di verdure e pesce (o pollo) bagnato con latte di cocco e avvolto in pacchetti di foglie di banano, che vengono messi a cuocere nel forno di terra. In origine costituiva il banchetto tradizionale tribale ma è tuttora molto diffuso, perciò chiunque scelga di alloggiare chez l’habitant avrà l’occasione di assaggiarlo. Qualche volta si trova anche al ristorante, soprattutto il bougna di aragosta, molto ricercato dai turisti.
Un ristorante che propone eccellenti aragoste in un’atmosfera indiscutibilmente pied-dans-l’eau è il
Le Kou-gny, nella Baie d’Oro dell'Ile des Pines, ma attenzione, il posto è solo apparentemente rustico!
La cucina locale è comunque molto varia. Una pietanza particolare è il ragout de roussette, un umido di pipistrello frugivoro apprezzato dai residenti; viene servito in numerosi ristoranti della brousse centro settentrionale di Grande Terre.