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Kenya

Perché andare

Un viaggio in Kenya può assumere toni molto diversi: una rilassante vacanza al mare, in uno dei villaggi turistici della costa bagnata dalle calde acque dell'oceano Indiano, un safari nei parchi più accessibili e attrezzati, come lo Tsavo, l'Amboseli o il Masai Mara, un tour nel nord del paese, alla scoperta dei paesaggi mozzafiato della Great Rift Valley e delle tribù che preservano intatta la propria identità culturale. Oppure, come fanno molti, un viaggio che combina un safari alla vacanza balneare.

Lungo i litorali assolati della costa kenyana si susseguono, senza soluzione di continuità, spiagge bianche incorniciate da cocchi e mangrovie; la barriera corallina è poco al largo e dà l'opportunità di fare snorkeling a chi è stanco di crogiolarsi al sole.
Le spiagge a sud di Mombasa, la più nota delle quali è Diani Beach, hanno acque limpide e trasparenti: la presenza di una lunga fila di hotel, resort e negozi di souvenir rende il posto meno attraente agli occhi di chi cerca luoghi incontaminati ma, allo stesso tempo, molto piacevole per chi invece vuole servizi di buon livello, svaghi e divertimento.

Più a nord, approssimativamente a metà strada tra Mombasa e Malindi, si trovano località più appartate e ricche di fascino. Kilifi, ad esempio.
Fino ad una decina d'anni fa, chi doveva proseguire lungo la strada costiera che dalla Tanzania arriva fino in Somalia, doveva prendere un ferry per attraversare un estuario fluviale, il creek di Kilifi; oggi c'è un ponte ma il posto, eletto a rifugio dagli inglesi, è ancora molto suggestivo e la spiaggia di Bofa merita di sicuro una sosta.
Proseguendo si incontra la baia di Mida Creek, che offre paesaggi spettacolari e buone occasioni per birdwatching: diverse specie di uccelli trovano infatti rifugio nella zona, che presenta vaste aree di mangrovia sul litorale e la foresta equatoriale di Arabuko Sokoke nell'interno.

Poco più a nord c'è Watamu, una località turisticamente sviluppata, che può vantare una spiaggia classificata tra le dieci più belle al mondo, nonché il Watamu National Marine Park, un'area protetta poco al largo della baia. Il fenomeno delle maree, che lungo questo tratto di costa africana è molto pronunciato, è uno spettacolo imperdibile. Con la bassa marea appaiono banchi di corallo e scogli tra cui rimangono intrappolati pesci e crostacei e in certe zone non è raro che si riesca a raggiungere a piedi gli isolotti più vicini alla costa.
Il parco marino si estende fino a Malindi, città che ha subito un generale imbruttimento e che è stata impoverita delle sue spiagge più belle, come la famosa Silversand, dove si affacciano i villaggi turistici e le ville acquistate da italiani; costruzioni che s'impongono sul litorale con alte mura di cinta e che hanno di fatto espropriato agli stessi africani il diritto di fruire della spiaggia. Ciò non toglie che per un turista alla ricerca di sole, mare e vita notturna, Malindi rimane la scelta classica.
A nord di Malindi la costa non è più protetta dalla barriera corallina e le lunghe onde dell'oceano, libere di arrivare a riva, sono cavalcate dagli appassionati di kitesurf.

E poi ci sono le isole e gli isolotti al largo della costa. Quasi al confine con la Somalia, l'arcipelago di Lamu ricorda molto da vicino Zanzibar, Mafia, le isole Kilwa e le Comore, con le quali ha infatti molto in comune.
In primo luogo un ricco patrimonio architettonico ereditato dagli arabi, che con i loro insediamenti marittimi occupavano il corridoio swahili, ben prima che arrivassero i portoghesi. Nei mari di Lamu ci si muove ancora sui dhow, le tradizionali imbarcazioni da carico che solcavano l'oceano Indiano, a terra si va a dorso d'asino. Le spiagge, inutile dirlo, sono un incanto.

Quanto ai parchi e alle riserve, quelle del Kenya garantiscono emozionanti avvistamenti di tutti gli animali selvatici immaginabili. Il Masai Mara, territorio originario del popolo Masai, è la riserva naturale più conosciuta e, di conseguenza, la più affollata, soprattutto d'estate, quando vi giungono le grandi mandrie di gnu in migrazione dal Serengeti. Occupa un vasto altipiano popolato da un centinaio di specie di mammiferi, tra cui leoni, struzzi, giraffe, antilopi, elefanti, da una miriade di uccelli e da molti rettili, come i famosi coccodrilli del Nilo in attesa di un pasto lungo le rive del fiume Mara.
Lo Tsavo, diviso dalla strada Nairobi-Mombasa in Tsavo est e Tsavo ovest, è quello più accessibile ed è di solito scelto da chi soggiorna sulla costa e si sposta per un breve safari di un paio di giorni. Molto noti anche l'Amboseli, dominato dalla cima del Kilimanjaro e la riserva del lago Nakuru, che offre lo spettacolo indescrivibile di migliaia di fenicotteri rosa, oltre alla possibilità di incontrare rinoceronti e grandi predatori. Anche il Nakuru è molto visitato, per la sua relativa vicinanza a Nairobi.
Andando più a nord si possono scoprire diverse aree protette, meno note, ma di ineguagliabile bellezza: il Laikipia, il Samburu, il lago Baringo e poi su, fino al lago Turkana, ultimo avamposto naturale prima del confine etiopico.

continua a leggere: Quando andare - il periodo migliore per il tuo viaggio

     
     
     


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