Cuba è natura e città, è gente e storia, è un patrimonio culturale di arte, musica e letteratura che conserva aspetti autentici e seducenti, a dispetto delle restrizioni economiche imposte dall'embargo statunitense.
L'isola è molto estesa, la maggiore delle Antille: 1.200 km di lunghezza e un corollario di isole, isolotti e cayos a poche miglia dalla costa. Il litorale realizza il sogno tropicale di molti turisti in cerca di lunghe spiagge bianche bagnate da acque tiepide e trasparenti.
Le località di mare più attrezzate sono Varadero, a 150 km da L'Avana, e i diversi isolotti come Cayo Largo, Cayo Coco e Cayo Guillermo, tutti luoghi molto frequentati dai turisti europei che, il più delle volte, arrivano direttamente qui con i charter. Ma molte altre spiagge, silenziose e immacolate, sono a disposizione di chiunque le cerchi lungo tutto il litorale settentrionale.
Particolarmente interessanti la provincia di Pinar del Rio e l'estremo lembo orientale dell'isola, con le province di Granma, Santiago e Guantanamo dove si trovano tratti spettacolari di mare e coste e un entroterra rigoglioso e protetto. In queste aree sono infatti compresi quattro dei sei parchi nazionali di Cuba ed è qui che si stanno concentrando, in una dimensione ambientalista e sostenibile, le maggiori attività ecoturistiche.
Non si può andare a Cuba senza fermarsi, almeno per qualche giorno, nelle città più incantevoli di tutto il Caribe. L'Avana prima di tutte, un vero e proprio mito per la varietà di stili architettonici: dal coloniale al barocco, dal liberty all'architettura anni quaranta e cinquanta. Ma non solo per quello. La città merita le passeggiate senza meta, anche fuori dal classico itinerario di Habana Vieja e del Malecon, infilandosi nelle strade meno note, nei musei minori, nei locali storici e tra gli edifici scoloriti e logorati dalla salsedine e dalla mancanza di restauri.
Alla sera, le case della musica sono il regno di rumba, son, salsa e afro-cuban jazz, un altro immancabile aspetto della vita cubana, da accompagnare in una mescolanza rituale con il buon rum dell'isola.
Il viaggio nelle città continua a Trinidad, gioiello coloniale protetto, come lo è Habana Vieja, dall'UNESCO; e poi nella nera Santiago, dove alla Moncada comincia la storia della Revolución; e ancora nell'isolata
Baracoa, la città più antica dell'isola, immersa tra verdissimi palmeti. Tra una sosta in città, un drink in un patio ombreggiato e una visita ad una fabbrica di sigari c'è ancora tempo per un rilassante tuffo nel mar dei Caraibi.
I motivi per andare a Cuba sono tanti e il turismo dell'isola cresce, di pari passo ad un'offerta di servizi sempre più diversificata e di qualità.
Pur rimanendo una destinazione tra le più economiche dei Caraibi, dove è possibile passare una vacanza a budget contenuto, il sistema turistico cubano offre hostal di charme e circuiti culturali e naturalistici di grande interesse, che vanno ben oltre la solita formula sole, spiagge e mare. E i proventi delle attività turistiche non rimangono nelle tasche di pochi, come spesso accade in molti paesi latinoamericani, ma servono a finanziare i servizi sociali di questa nazione, un po' malconcia ma tanto affascinante quanto lo sono il suo paradossale simbolo, le vecchie automobili americane degli anni cinquanta.