Voli
La prima tappa in Polinesia francese è quasi sempre Tahiti; il suo aeroporto, Tahiti-Faa’a, dista dall’Europa molte ore di viaggio e 11 fusi orari. Inutile dire che, oltre ad essere lungo, il volo è anche molto caro.
Dall'Italia non esistono collegamenti diretti: viaggiando, ad esempio, con
Air France
o con
Air Tahiti Nui
si fa scalo a Parigi e a Los Angeles
(Norme di ingresso o transito negli USA).Vanno poi considerati i voli interni; la soluzione migliore per visitare anche le isole più lontane è quella di avere un air pass che a volte è conveniente acquistare insieme al volo internazionale. I voli sono generalmente operati da Air Tahiti con aerei turboelica e le tariffe di un carnet per tre isole partono, indicativamente, da 280€.
Passaporti e visti
Il documento necessario all’ingresso è il passaporto con validità residua di almeno tre mesi. Per soggiorni più lunghi bisogna richiedere il visto.
Situazione politica, rischio sanitario ed altri pericoli
Tutta l’area dell’arcipelago polinesiano è considerata sicura; anche le condizioni sanitarie sono buone e a Tahiti e su alcune isole più grandi ci sono strutture di buon livello. Non è necessaria alcuna vaccinazione, basta usare le comuni norme di buon senso; nel dubbio, è bene evitare di bere acqua non imbottigliata. E’ invece importante difendersi dagli insetti,
particolarmente voraci nella stagione umida; alle Marchesi, dove sono presenti i temibili no-no, possono essere un vero incubo.
Moneta
La moneta locale è il
Franco Pacifico Francese (XPF o CPF) che mantiene un rapporto fisso di cambio con l’euro; le carte di credito sono accettate in tutti i grandi centri ma attenzione ad avere contante nelle isole più remote: in alcune isole minori delle Tuamotu, Gambier e Australi non ci sono banche.
Comunicazioni
In Polinesia francese si possono effettuare e ricevere chiamate da e per l’Italia con normali telefoni cellulari dual-band. Le tariffe sono comunque
elevate, potrebbe essere conveniente acquistare una SIM locale. La copertura è presente in quasi tutte le isole.
Internet è raggiungibile facimente anche dalle isole più remote o navigando tra gli arcipelaghi grazie ad una catena satellitare e a un cavo a fibra
ottica che le collega alle Hawaii.
Elettricità
La corrente elettrica ha una tensione di 220V/60Hz e le prese sono compatibili con quelle italiane a due pin. In alcune isole più remote potrebbero essere presenti tipi diversi di prese e un voltaggio di 125V.
Lingua
La lingua ufficiale è il francese; tra i residenti è molto comune il tahitiano, o più spesso una combinazione delle due. Nelle strutture turistiche si parla correntemente anche l'inglese.
Prima di partire registratevi sul sito:
Dove siamo nel mondo a cura del Ministero degli Esteri.
Viaggio indipendente
Visitare la Polinesia francese senza dissanguarsi non è un'impresa facile; chi riesce ad organizzarsi per conto proprio ha però qualche carta in più da giocare. Oltre al risparmio un viaggio fai da te favorisce i contatti con la popolazione locale ma aiuta ancor di più parlare un po' di francese, necessario soprattutto nelle isole più piccole.
Arrivati a Papeete, anche se preparati, si può rimanere delusi: negozi, shopping center, banche, insegne pubblicitarie ma, soprattutto, il traffico caotico e le superstrade a quattro corsie rimandano un’immagine della Polinesia molto
lontana dal paradiso. Eppure quando ci si allontana dalla capitale, l’isola di Tahiti restituisce la sua naturale bellezza; vale perciò la pena rimanervi qualche giorno, anche per acclimatarsi e riprendersi dal jet lag.
Trasporti
Il modo più comodo e pratico per girare sull’isola è prendere un’auto a noleggio: la guida è a destra ed è riconosciuta la patente italiana. Chi ha tempo e voglia può utilizzare i truck, colorati mezzi di trasporto che assicurano i collegamenti tra Papeete e gli altri villaggi.
Fuori da Tahiti, i mezzi pubblici sono poco efficienti e un’auto è consigliabile, soprattutto a Moorea, che è la seconda isola per estensione. A Rangiroa, invece, chi proprio sente la necessità di muoversi può noleggiare uno scooter; in realtà in tutti gli atolli delle Tuamotu si fa tranquillamente a meno di un mezzo di trasporto terrestre perché gli angoli più belli si raggiungono a piedi o in barca. Le escursioni fuori e dentro le lagune sono organizzate ovunque, tanto nei grandi alberghi quanto nelle pensioni familiari; nelle piccole strutture sono direttamente i proprietari a portare in giro i propri ospiti.
Dormire
Per l’alloggio non c’è che l’imbarazzo della scelta. A grandi alberghi e resort di lusso si aggiungono sempre di più guest house, pensioni e bungalow self catering che qui rientrano in quella categoria di strutture definite Petite Hotellerie; nessuna rinuncia quanto a comfort e servizi, ma al tempo stesso una vacanza indipendente a costi se non economici molto più contenuti.
L'isola di Tahiti può ancora stupire e se non ci credete provate la
Pension Bonjouir: sei bungalow semplici e qualche stanza, totalmente circondati dalla natura esuberante di Tahiti Iti. Niente strada niente auto, si arriva solo in barca, al trasporto ci pensano i proprietari. Un angolo di paradiso a prezzi accettabili.
A Moorea il
Linareva offre 9 bungalow spaziosi, alcuni in giardino altri che affacciano direttamente sulla spiaggia, quindi con una magnifica vista sulla laguna; è un posto accogliente e tranquillo, che mette a disposizione degli ospiti kajak e bici. Buon rapporto qualità prezzo.
Il
Sofitel Bora Bora Marara Beach Resort ha i suoi anni e non sa nasconderli. Ma sulla posizione non si discute: secondo Dino De Laurentiis, che girò qui il film Hurricane,
siamo nel punto più bello di tutta Bora Bora. Come molti hotel di categoria, dispone di bungalow sulla spiaggia, in giardino e overwater.
E c'è anche un piccolo motu privato giusto di fronte alla spiaggia. Prezzi allineati alla categoria.(attualmente in ristrutturazione)