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Storie dai Tropici
Bangkok: le proteste di strada degenerano in violenza
(Bangkok, Thailandia - 10/4/2010)
E' di 8 morti e 500 feriti il bilancio, ancora provvisorio, degli scontri di oggi tra i manifestanti e le forze governative. Tra le otto vittime ci sono quattro militari e quattro civili, uno dei quali è probabilmente un giornalista della Reuters.
Secondo quanto riferito dal vice governatore di Bangkok, l'esercito thailandese avrebbe sparato solo proiettili di gomma e gas lacrimogeni ma le camicie rosse avrebbero reagito lanciando bombe molotov.
In un messaggio televisivo appena andato in onda, il portavoce dell'esercito thailandese ha invitato i manifestanti a ritirarsi, annunciando che l'esercito sta facendo altrettanto.
Gli scontri più sanguinosi sono avvenuti attorno al Democracy Monument, che è vicino a una delle zone presidiate dalle camicie rosse. Ma ci sono state violenze anche a Khao Sarn Road, una della aree preferite dai backpackers stranieri per le sue pensioni a buon mercato.
Mentre sale la tensione e cresce la violenza, un leader dei manifestanti ha lanciato un nuovo messaggio: "se prima chiedevamo lo scioglimento del Parlamento entro i prossimi 15 giorni, ora vogliamo che lo si faccia subito. Il premier si dimetta e lasci immediatamente il paese".
Il primo ministro Abhisit Vejjajiva non ha ancora rilasciato alcuna dichiarazione. Le sue ultime parole risalgono a ieri, quando ha detto che per lui non era ancora finita.
E' di 8 morti e 500 feriti il bilancio, ancora provvisorio, degli scontri di oggi tra i manifestanti e le forze governative. Tra le otto vittime ci sono quattro militari e quattro civili, uno dei quali è probabilmente un giornalista della Reuters.
Secondo quanto riferito dal vice governatore di Bangkok, l'esercito thailandese avrebbe sparato solo proiettili di gomma e gas lacrimogeni ma le camicie rosse avrebbero reagito lanciando bombe molotov.
In un messaggio televisivo appena andato in onda, il portavoce dell'esercito thailandese ha invitato i manifestanti a ritirarsi, annunciando che l'esercito sta facendo altrettanto.
Gli scontri più sanguinosi sono avvenuti attorno al Democracy Monument, che è vicino a una delle zone presidiate dalle camicie rosse. Ma ci sono state violenze anche a Khao Sarn Road, una della aree preferite dai backpackers stranieri per le sue pensioni a buon mercato.
Mentre sale la tensione e cresce la violenza, un leader dei manifestanti ha lanciato un nuovo messaggio: "se prima chiedevamo lo scioglimento del Parlamento entro i prossimi 15 giorni, ora vogliamo che lo si faccia subito. Il premier si dimetta e lasci immediatamente il paese".
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