I servizi di accesso alla rete si espandono e diventano più capillari a Cuba. Dal prossimo 4 giugno nelle città principali aprono le porte 118 internet point pubblici; a questi se ne aggiungeranno altri nel resto dell'isola.
Vuol dire tanto: finora chi non aveva un proprio accesso a internet doveva utilizzare il collegamento via satellite presente negli hotel e in qualche ufficio postale, pagando tariffe salate.
Il passo avanti si è finalmente reso possibile grazie all'attivazione del cavo in fibra ottica che oggi collega Cuba con il Venezuela e che garantisce una maggiore qualità e stabilità per le comunicazioni locali, superando così i limiti imposti da un anacronistico embargo economico statunitense tuttora in vigore.
Le tecnologie e la modernizzazione hanno però un costo; e l'investimento fatto deve essere, almeno all'inizio e almeno in parte, ammortizzato dagli utenti, che pagheranno tariffe più basse di prima, sebbene non ancora in linea con quelle di altri paesi.
I prezzi dipenderanno comunque dal tipo di servizio scelto dall'utente: ad esempio, la navigazione internazionale dovrebbe costare 0,60 cuc l'ora (circa 0,46 euro), mentre per la posta elettronica si pagano 1,5 cuc.
La gestione dei nuovi internt point è affidata interamente alla cubana Telecommunications Company (ETECSA).
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