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Storie dai Tropici

Tornado, inondazioni e siccità estrema: è caos climatico?

(Washington, USA – 29/4/2011)

Un'ondata di tornado di eccezionale violenza, mai registrata prima, ha inghiottito abitazioni e distrutto strade nel sud degli Stati Uniti. Un'intera cittadina è stata letteralmente spazzata via. Il Midwest è inondato dalle piogge mentre nel Texas la siccità estrema sta causando incendi di gigantesche proporzioni. Trecento i morti e il bilancio è ancora provvisorio.
In America latina la stagione delle piogge ha lasciato un paio di milioni di senza tetto e si è portata via centinaia di vite umane. Nel dicembre scorso l'Australia è stata martoriata dalle peggiori inondazioni degli ultimi 50 anni; precipitazioni di eccezionale portata hanno colpito la Thailandia nei mesi di marzo e aprile, durante una stagione tradizionalmente secca.

Domanda: questa lunga sequenza di fenomeni estremi è in qualche relazione con il cambiamento climatico globale? Risposta degli esperti: forse sì.

Gli eventi meteorologici estremi ci sono sempre stati, rientrano nella variabilità climatica; facendo però un confronto con il passato recente e lontano, c'è un andamento da non sottovalutare.
Nessuno può ragionevolmente attribuire un singolo fenomeno al riscaldamento globale, spiega il climatologo texano John Nielsen-Gammon, ma su una cosa non c'è dubbio: le temperature stanno aumentando e tutti i modelli concordano che questo trend è destinato a continuare, a meno che il sole non venga offuscato da qualche imponente eruzione vulcanica. Ipotesi che naturalmente nessuno si augura.

Secondo uno dei più accreditati meteorologi mondiali, Jeff Masters, le esondazioni del Mississipi e del fiume Ohio nel Midwest sono state accentuate dalle temperature superficiali delle acque del golfo del Messico, ormai prossime a livelli record. Valori così elevati si sono registrati solo un paio di volte negli ultimi cent'anni; guarda caso, nel 2002 e nel 1991, cioè entrambe le volte nell'ultimo decennio.

La giusta domanda da porsi non è se quel tale evento estremo sia correlabile al global warming oppure alla variabilità intrinseca degli schemi naturali. Entrambe le componenti giocano un ruolo.
Si calcola ad esempio che, a causa dell'aumento delle temperature, c'è stato negli ultimi trent'anni un 4% di vapore acqueo in più in atmosfera; non dovrebbe perciò sorprendere se le precipitazioni diventano sempre più frequenti e abbondanti.

La climatologia è una scienza complessa e, per quanto studiata con mezzi e tecnologie molto sofisticate è, tutto sommato, ancora poco conosciuta. Non basta quindi la terrificante sequela di fenomeni estremi per gridare al global warming.
Ma, a fronte di tanti scettici, una sempre più vasta e qualificata comunità di scienziati concorda su un fatto: le attività umane contribuiscono ad incrementare il naturale effetto serra e quindi il riscaldamento globale. In che misura cambieranno gli scenari climatici è difficile dirlo, qualcuno ritiene che siamo solo all'inizio.

Altri dettagli su: Climate Progress

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