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Storie dai Tropici

Università delle Hawaii: chiude la facility di Kewalo

(Hawaii, USA – 21/9/2009)

Verrebbe da pensare che in Italia non siamo i soli ad avere problemi nelle università. I biologi marini delle Hawaii che hanno combattuto l’introduzione di specie estranee e l’inquinamento della Maunalua Bay, debbono ora lottare per salvare il loro programma di ricerca.
La chiusura del sito di Kevalo del Pacific Biosciences Research Center è una delle misure messe in atto dall’amministrazione dell’università per migliorarne l’efficienza: non c’è budget per sostenere il costo della facility, così si è pensato di riassorbirla nel campus di Coconut Island. Ma il direttore del laboratorio di Kevalo afferma di non aver in realtà ricevuto sostanziali aiuti dall’università e di essersi piuttosto mantenuto con i grant che il gruppo ha sempre ricevuto durante i 17 anni di lavoro compiuto finora. Con questi finanziamenti, oltre a condurre ricerche apprezzate a livello internazionale, il gruppo di ricercatori ha portato avanti programmi di training scientifico rivolti ad hawaiani e ad altri abitanti delle isole del Pacifico. Spostare la facility a Coconut Island, come intende fare l’Università, equivale a rendere la scuola difficilmente raggiungibile. E non è detto che una linea di ricerca specifica nata in un’area possa essere sviluppata, in modo altrettanto efficace, in un’altra.
Il commento di Gerry Davis, dell’Habitat Conservation Division for the Pacific Islands Regional Office, è stato secco: il laboratorio di Kewalo si è procurato i fondi, ha fatto ricerca di qualità e ha fornito un servizio alla comunità attraverso le tante opportunità di educazione. Insomma ha fatto scienza come la si dovrebbe fare. Lui proprio non capisce e noi nemmeno.

Viaggiare alle Hawaii

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