E' ancora vietato fare il bagno nelle acque di Anse Lazio, spiaggia paradisiaca tra le più frequentate di Praslin, Seychelles. L'interdizione, imposta dalle autorità il mese scorso dopo la morte di due turisti dilaniati da un grosso squalo, durerà fino a quando non saranno installate reti di protezione simili a quelle usate nelle regioni ad alto rischio di attacco, come l'Australia e il Sud Africa. E' quanto emerge dal rapporto presentato ieri proprio dagli esperti sudafricani, ingaggiati dalle autorità delle Seychelles per capire le ragioni del doppio attacco mortale e garantire sicurezza ai bagnanti.
Dall'esame delle ferite mortali riportate dai due sventurati turisti, il team sudafricano, guidato da Geremy Cliff del KwaZulu Natal Sharks Board, è risalito alla specie responsabile dell'attacco: uno squalo tigre, di circa quattro metri. Naturalmente, è impossibile dire se si tratti dello stesso pescecane oppure no.
Nel frattempo, da quando si sono verificati gli incidenti, una quarantina di squali sono finiti nelle reti dei pescatori dell'arcipelago, che pattugliano le acque davanti a Praslin e alle isolette vicine di Saint-Pierre e Curieuse. Nessuno di questi animali rappresentava un vero pericolo per gli esseri umani, si legge nel rapporto.
L'unico indiziato sembrava uno squalo tigre di tre metri e mezzo; ma il contenuto del suo stomaco non ha rivelato resti umani e nemmeno è stata ritrovata la fede, che il povero ragazzo in luna di miele alle Seychelles aveva al dito quando è stato attaccato.
Non tutte le inchieste riescono col buco: le pattuglie hanno fermato i soliti sospetti ma non hanno catturato il colpevole. Né si è trovata una spiegazione plausibile agli attacchi mortali, tanto insoliti in queste acque. L'ultimo risaliva al 1963.
Le autorità delle Seychelles hanno quindi dovuto accettare, sebbene a malincuore, le raccomandazioni degli esperti sudafricani. Le reti antisqualo saranno introdotte quanto prima, ma nel frattempo, vietato nuotare ad Anse Lazio, Anse Georgette, Anse Kerlan e nei pressi delle isolette St Pierre e Curieuse.
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