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Storie dai Tropici
Questa settimana è dedicata al clima
(New York, USA – 22/9/2009)
Più di cento capi di stato sono giunti a New York per partecipare all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Uno dei tanti incontri dove si parlerà di cambiamenti climatici, povertà, negoziazioni di pace e disarmo nucleare. Tra gli obiettivi posti da Ban Ki-moon c’è quello di giungere ad un accordo sulla riduzione delle emissioni, in preparazione della Conferenza globale sul clima di Copenaghen, che si terrà fra tre mesi.
Intanto la rete si è mobilitata. Il sito seal the deal 2009, lanciato dalle stesse Nazioni Unite, invita gli internauti a firmare una petizione che spinga i governi a trovare subito un accordo.
Greenpeace ha postato il suo interactive globe, un mondo cliccabile dove gli utenti visualizzano storie e notizie sulle regioni più colpite dai cambiamenti climatici.
La campagna sostenuta da numerose ONG tck tck tck ha un nome che ricorda lo scorrere del tempo e sottolinea che sono le popolazioni più povere le prime vittime del degrado ambientale.
Intanto a New York, accanto al Palazzo di Vetro, organizzazioni e movimenti operano per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi del Terzo Mondo.
Conservation International ha costruito una grandiosa foresta di origami a Greeley Square. Si impara a fare origami di alberi e animali mentre si ascoltano ospiti prestigiosi che chiedono ai grandi del mondo più finanziamenti ai paesi poveri perché possano salvaguardare le foreste tropicali. Chi non si trovasse a New York può seguire Conservation International in video streaming o su CI’blog e, naturalmente, su Facebook e Twitter.
Al Natural History Museum si incontrano i leader di Capo Verde, Grenada, Nauru, Maldives e Trinidad; fanno tutti parte dell’Alliance of Small Island States (AOSIS) che da tempo accusa i paesi industrializzati di esporli come cavie agli effetti devastanti del riscaldamento globale, rischio maggiormente sentito nelle piccole isole.
Infine, in più di quaranta paesi tra cui l’Italia, verrà trasmesso in diretta via satellite il film-documentario “The Age of Stupid” una pellicola fortemente sostenuta dalle maggiori associazioni ambientaliste.
Più di cento capi di stato sono giunti a New York per partecipare all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Uno dei tanti incontri dove si parlerà di cambiamenti climatici, povertà, negoziazioni di pace e disarmo nucleare. Tra gli obiettivi posti da Ban Ki-moon c’è quello di giungere ad un accordo sulla riduzione delle emissioni, in preparazione della Conferenza globale sul clima di Copenaghen, che si terrà fra tre mesi.
Intanto la rete si è mobilitata. Il sito seal the deal 2009, lanciato dalle stesse Nazioni Unite, invita gli internauti a firmare una petizione che spinga i governi a trovare subito un accordo.
Greenpeace ha postato il suo interactive globe, un mondo cliccabile dove gli utenti visualizzano storie e notizie sulle regioni più colpite dai cambiamenti climatici.
La campagna sostenuta da numerose ONG tck tck tck ha un nome che ricorda lo scorrere del tempo e sottolinea che sono le popolazioni più povere le prime vittime del degrado ambientale.
Intanto a New York, accanto al Palazzo di Vetro, organizzazioni e movimenti operano per sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi del Terzo Mondo.
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Al Natural History Museum si incontrano i leader di Capo Verde, Grenada, Nauru, Maldives e Trinidad; fanno tutti parte dell’Alliance of Small Island States (AOSIS) che da tempo accusa i paesi industrializzati di esporli come cavie agli effetti devastanti del riscaldamento globale, rischio maggiormente sentito nelle piccole isole.
Infine, in più di quaranta paesi tra cui l’Italia, verrà trasmesso in diretta via satellite il film-documentario “The Age of Stupid” una pellicola fortemente sostenuta dalle maggiori associazioni ambientaliste.
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