
Storie dai Tropici
Quindicenne indonesiana torna indietro... dall'inferno
(Jakarta, Indonesia - 23/11/2011)
Il 26 dicembre 2004 un terremoto di magnitudo 9,1 lungo i margini della placca indiana provoca un innalzamento del fondo marino e, di conseguenza, un maremoto di proporzioni gigantesche, che travolge e uccide qualcosa come 230.000 esseri umani in una dozzina di nazioni. Oltre alle vittime accertate, decine di migliaia di persone vengono date per disperse.
Oggi, a tre giorni esatti dal settimo anniversario della tragedia, una quindicenne scomparsa quel terribile giorno ritrova la sua famiglia. La ragazza, che si chiama Wati e che all'epoca dello tsunami era una bambina, si aggirava in un caffè di Meulaboh, nella provincia di Banda Aceh, la regione dell'isola di Sumatra che subì le maggiori perdite di vite umane.
Cercava la famiglia, dopo essere stata costretta a mendicare per tanti anni. Poi il lieto fine: la madre l'ha riconosciuta da una piccola cicatrice sul sopracciglio e da un neo sul fianco. I genitori, che nello tsunami avevano perso tre figli, hanno potuto, increduli, riabbracciare la propria bambina.
Una bella storia, che sa tanto di favola, e che a due giorni dal Natale riempie di speranza.
Altri dettagli:
The Straits Times
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