Non ci sono voli di linea diretti dall'Italia per lo Sri Lanka, che comunque si raggiunge facilmente con
Emirates
, via Dubai, e Qatar, via Doha.
Per soggiorni inferiori ad un mese non è necessario procurarsi un visto, che viene rilasciato all'arrivo; basta avere il passaporto con validità residua di sei mesi e il biglietto aereo di ritorno.
Lo Sri Lanka, uscito da poco da una lunga e sanguinosa guerra civile, vive ora un periodo di relativa calma, ma i controlli di sicurezza e i posti di blocco sono ancora presenti in buona parte del paese. E' meglio avere sempre con sé una fotocopia del passaporto. La zona settentrionale, in particolare la penisola di Jaffa, è presidiata dai militari e vi si accede solo con un'autorizzazione del ministero della difesa. Nel nord est, teatro dei peggiori scontri tra l'esercito governativo e le Tigri Tamil, sussiste il rischio di mine inesplose.
Le strutture sanitarie del paese sono piuttosto carenti; la malaria, la dengue e la febbre chikungunya sono endemiche e focolai epidemici possono verificarsi durante i mesi più piovosi; è perciò necessario adottare ogni precauzione per proteggersi dalla puntura delle zanzare ed, eventualmente, valutare con il proprio medico l'opportunità di una profilassi antimalarica.
Sono diffuse inoltre diverse malattie infettive che colpiscono l'apparato gastrointestinale; si raccomanda perciò di bere solo acqua imbottigliata ed evitare di mangiare cibi crudi o poco cotti.
La moneta corrente è la
rupia srilankese (LKR)
; le carte di credito sono ampiamente accettate negli alberghi e negli esercizi commerciali più grandi. Gli sportelli automatici per prelevare contanti si trovano solo a Colombo, a Kandy e in poche altre località turistiche.
La copertura internet è abbastanza buona nei centri abitati, sebbene la velocità di connessione non sia molto alta. Gli internet point sono diffusi nella capitale e nei maggiori centri e alcuni resort danno accesso alla rete; in una limitata parte del paese è possibile anche il collegamento UMTS. La rete di telefonia mobile garantisce una buona copertura nella zona meridionale ed occidentale del paese, più sporadica lungo la costa est e scarsa nelle zone settentrionali.
La tensione è 230V/50Hz ma le prese sono di tipo inglese ed è perciò necessario un adattatore.
La lingua nazionale è il singalese ma è diffuso anche l'inglese; una minoranza della popolazione parla il tamil.
Prima di partire registratevi sul sito:
Dove siamo nel mondo a cura del Ministero degli Esteri.
Viaggio indipendente
Viaggiare in Sri Lanka senza l'appoggio di un'agenzia o di un tour operator non è poi così difficile, basta sapersi organizzare per proprio conto, parlare un po' d'inglese e adottare qualche cautela in più nella zona orientale dell'isola.
Gli spostamenti sono forse l'aspetto peggiore: le strade sono malridotte e il traffico è micidiale; se a questo si uniscono la guida spericolata dei locali e la presenza sulla carreggiata di bici, persone a piedi e animali, il risultato è che con qualunque mezzo ci si sposti la tensione è sempre alle stelle. C'è da dire però che si è ripagati dalla bellezza dei paesaggi e degli scenari naturali, sempre diversi, che si possono ammirare durante il viaggio.
Gli autobus pubblici della Ctb sono economici ma zeppi di gente fino all'inverosimile; chi non sa adattarsi è meglio che scelga i pullman delle compagnie private, un po' più cari ma quasi sempre dotati di aria condizionata. Ci sono anche tre linee ferroviarie, una delle quali consente di arrivare a Nuwara Eliya, nel centro della zona di produzione del tè.
In alternativa il mezzo per spostarsi è l'auto, che di solito viene noleggiata con l'autista, anche perché la differenza di prezzo è minima. Se invece volete noleggiare un'auto senza autista dovrete prima richiedere la convalida della vostra patente all'Automobil Association di Colombo (AAC); la guida è a sinistra.
Infine, per gli spostamenti in città, ci sono gli onnipresenti tuk tuk, assolutamente da evitare per i tratti più lunghi.
Quanto agli alloggi, lo Sri Lanka non è un paese caro e si trova facilmente da dormire. Sono molto diffuse piccole guest house che offrono sistemazioni in camere o in bungalow e cabanas semplici ma puliti, così come non mancano gli hotel di categoria e diverse strutture raffinate.
Nella Golden Valley le antiche residenze coloniali, appartenute ai proprietari delle piantagioni di tè, sono state trasformate in boutique hotel; sono strutture raffinate, gestite da
Tea Trails, che organizza anche visite alle fabbriche dove ha luogo la lavorazione del tè e diverse altre interessanti escursioni nella regione.
Lo storico
St Andrews a Nuwara Elyia risale all'epoca coloniale inglese e ne ha conservato il fascino; risente di certo del peso degli anni ma vale comunque una sosta.
Se invece cercate un alloggio a pochi metri dalla spiaggia, il
Palm Paradise Cabanas dispone di 22 bungalow rustici ma puliti e ben strutturati, forniti di servizi privati, acqua calda, ventilatore e zanzariere; si trovano sulla spiaggia di Goyambokka, a pochi chilometri da Tangalle.