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Dossier Tropici

Giocare a fin di bene

Cosa possono fare i videogiochi per una società più giusta, tollerante e solidale?
Tanto, secondo quelli di Game For Change, una confraternita di accademici ed altri educatori di fondazioni non profit, programmatori di giochi e disegnatori, tutti impegnati a cambiare in meglio il mondo, attraverso i giochi a contenuto sociale.
E cosa c'entra un videogioco con quei tanti luoghi al mondo afflitti da miseria endemica, difficoltà di accesso alla salute e all'educazione, diritti umani negati e via dicendo? C'entra eccome, perché potrebbe aiutare a spiegare ai nostri figli cosa c'è dietro l'angolo del bungalow tropicale dove a volte passiamo le vacanze.

Se volete provare a mettervi nei panni di un contadino di un paese africano e confrontarvi con la difficoltà di portare a casa il necessario per sfamare la vostra famiglia, potete farlo giocando a 3rd World Farmer, si scarica gratuitamente da internet.
Vi troverete a dover scegliere se quest'anno sarà meglio piantare mais, più economico ma a basso rendimento, oppure arachidi, una coltivazione più rischiosa con cui forse guadagnerete meglio.
Avete soldi solo per un aratro o potete permettervi un trattore? Un bel dilemma è poi cosa fare con i figli: mandarli a scuola vuol dire che saranno fuori per buona parte della giornata, la scuola si raggiunge infatti solo dopo parecchie ore di cammino, sicché potranno partecipare solo in minima parte al lavoro dei campi.
Ma voi sapete che l'educazione è importante, perciò rinunciate ad altro per mandarli a scuola; e scoprite poi, con disappunto, che dovete curarli e non avete più soldi per comprare le medicine.
I creatori di 3rd World Farmer ritengono che si sviluppi una riflessione molto più profonda sulle tematiche che affliggono i paesi poveri vivendo l'ingiustizia sulla propria pelle, attraverso l'esperienza del gioco, rispetto a quella che normalmente si prova a sentir parlare di miseria in TV o dai giornali. Ed è vero.

Con Ayiti: The Cost of Life, anche questo scaricabile gratuitamente da internet, ci si cala nel ruolo di un capofamiglia di un'area rurale di Haiti che deve arrivare a fine mese; il giocatore proverà a dare educazione e un po' di benessere alla famiglia cercando, al tempo stesso, di rimanere in salute e sperando che la propria casa non venga distrutta da un uragano.

In Global conflict: Latin America potrete invece impersonare un giornalista freelance che indaga sulla violazione dei diritti umani e sulle condizioni di moderna schiavitù che minacciano milioni di persone nella regione latino americana, una delle più povere e turbolente al mondo.

La sfida che viene proposta nel gioco sviluppato dall'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Against All Odds, è quella di sopravvivere ai pericoli che devono quotidianamente affrontare i rifugiati da quando scappano dal proprio paese, dove spesso si combattono sanguinose guerre civili, alle difficoltà che incontrano per integrarsi in un mondo che non conoscono.

Anche il giocatore di I Can End Deportation deve sperare che i propri diritti vengano rispettati: provate a mettervi nei panni di un giovane immigrato negli USA e rispondete alle domande della polizia ma fate attenzione a non finire in carcere, perché la vostra vita potrebbe diventare piuttosto dura.

Nel portale Game for Change si può giocare ed avvicinare i più giovani anche ad altri temi di interesse sociale, come ambiente e sostenibilità, scarsità di cibo e di risorse idriche, fonti energetiche alternative e geografia culturale.
Un'ottima occasione pensata per studenti ed insegnanti, che attraverso numerosi link ed approfondimenti, possono cercare insieme soluzioni positive a tante questioni globali e allenarsi a vivere in una società più responsabile.
Si gioca per lo più in inglese e questo è un altro bel vantaggio.
[Agosto 2009]

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