
Storie dai Tropici
Uragano Earl: peggiorano le condizioni. Cosa fare in caso di pericolo
(Miami, USA - 30/8/2010)
Nulla di buono in vista per le Piccole Antille: l'ultimo bollettino emanato dal Centro nazionale Uragani di Miami prevede una decisa intensificazione dell'uragano Earl, al momento classificato di categoria 2 (su una scala il cui livello massimo è 5).
Ci sarebbero infatti tutte le condizioni affinché Earl diventi nelle prossime 24-36 ore un "major hurricane" e che raggiunga, tra la notte di lunedì e la mattinata di martedì, intensità estreme di categoria 3 o 4.
Le prime isole a vedere il passaggio di Earl si trovano nel punto più settentrionale dell'arco caraibico: Antigua, Barbuda, St. Barthelemy, St. Maartin e Anguilla. E' una zona molto estesa, ma altrettanto ampio è l'occhio del ciclone.
Nello scenario peggiore queste isole potrebbero essere tutte investite dalla furia dell'uragano; Anguilla, l'ultima della fila, potrebbe subire danni imponenti.
C'è tuttavia qualche possibilità che Earl sia deviato da correnti fresche; in questo caso sfiorerebbe la regione e i danni si limiterebbero a venti non distruttivi e a modeste mareggiate costiere.
L'allerta uragano è stata estesa alle Isole Vergini mentre rimane un livello di attenzione per Porto Rico.
St. Kitts & Nevis,
Saba e St. Eustatius, che si trovano più ad est e sono di solito risparmiate dagli uragani, devono stavolta prepararsi a condizioni meteo difficili.
Intanto l'aeroporto di Antigua, uno degli scali più importanti della regione, è stato chiuso e le compagnie aeree regionali LIAT e Winair hanno sospeso i voli. Anche molti alberghi chiudono per precauzione, mentre i residenti fanno scorta di cibo e acqua.
Le autorità della regione ricordano a chi dovesse trovarsi nell'area durante il passaggio dell'uragano, di seguire le avvertenze e le norme di sicurezza, che si riassumono in poche semplici regole.
Quando la tempesta è in corso, è troppo tardi per cercare un luogo più sicuro; meglio rimanere al chiuso, stare lontani dalle finestre e, qualora i collegamenti elettrici non fossero interrotti, seguire gli aggiornamenti radio o TV. E' importante non uscire nel momento in cui cessano le piogge e sembra che ci sia una relativa calma; quando passa l'occhio della tempesta, l'energia del vortice genera un aumento dei venti e c'è una buona probabilità di essere colpiti da schegge e oggetti volanti.
Occorre infine tenere presente che il maggior numero di morti e feriti si conta dopo il passaggio dell'uragano. Si tratta di persone che escono per verificare l'entità dei danni e vengono investite da alberi pericolanti o entrano inavvertitamente in contatto con linee elettriche abbattute.
Quando il peggio sembra passato è il momento in cui strade e ponti instabili potrebbero franare o crollare; si raccomanda quindi di rimanere in casa, fino a quando le autorità dichiarano finito lo stato di emergenza.
Aggiornamento (31/8/2010)
Nella serata di ieri Earl generava venti che superavano i 200 km orari ed è stato promosso a categoria 4. L'uragano è passato sulle isole Vergini e, come previsto dai meteorologi, sta ora deviando e si presta ad abbandonare la regione caraibica per dirigersi a nord, verso le coste atlantiche degli Stati Uniti.
Non ci sono morti né feriti; ma in molte isole, Antigua, Barbuda, Anguilla, Saint Martin e nelle Vergini, soprattutto Anegada, si riportano danni alle abitazioni e vaste aree costiere inondate. A Saint Martin la metà dei residenti è tuttora senza elettricità.
Porto Rico è ancora in allerta, ma l'isola dovrebbe essere interessata solo marginalmente. Le autorità della
Repubblica Dominicana hanno ordinato l'evacuazione preventiva delle zone costiere.
Altri dettagli su:
National Hurricane Center
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