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Storie dai Tropici

Fenomeni climatici estremi: il ruolo del buco nell'ozono

(New York, USA - 22/4/2011)

Qualcuno si ricorda ancora del buco nell'ozono? Se ne parlava molto anni fa, poi la questione è stata dimenticata; nemmeno nell'ultimo rapporto Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) se ne fa cenno. Uno studio pubblicato in questi giorni su Science riporta però il tema alla ribalta.
Per la prima volta ci sono prove che l'assottigliamento dello strato di ozono sul Polo Sud altera la circolazione dei venti d'alta quota, determinando fenomeni climatici estremi a migliaia di chilometri di distanza.

E' come un effetto domino, spiegano i ricercatori dell'università della Colombia University. Il buco dell'ozono causa un raffreddamento nella stratosfera sopra l'Antartide, il raffreddamento crea un gradiente termico sempre più elevato e la differenza di temperatura intensifica la circolazione dei venti verso sud.
Risultato: il buco nell'ozono sopra l'Antartide sarebbe responsabile dell'aumento delle precipitazioni nelle regioni tropicali e subtropicali nonché dei fenomeni di siccità alle medie latitudini.
Il modello climatico utilizzato dai ricercatori trova conferme nei dati effettivamente riscontrati: nelle zone secche subtropicali si assiste ad una quantità di precipitazioni del 10 percento superiore rispetto alla media.

Tropici sempre più piovosi, ma non solo. Gli scienziati ritengono che all'assottigliamento dello strato di ozono sarebbero imputabili anche gli eccezionali periodi di siccità che da anni si stanno verificando in Australia e che hanno messo in ginocchio molte aziende agricole e costretto diverse città ad investire in impianti di desalinizzazione.

Il problema è quindi ancora molto attuale, nonostante non vengano più utilizzati i Clorofluorocarburi (CFC), ritenuti i principali responsabili del fenomeno. Nel 1989 la firma del protocollo di Montreal ha fermato la produzione di CFC in tutto il mondo, ma gli effetti dannosi di questi composti si fanno ancora sentire.
Proprio un mese fa i satelliti hanno registrato un assottigliamento dello strato di ozono da record nell'Artico, dovuto pare a condizioni meteorologiche eccezionali. Ma è il buco sopra l'Antartide, il più esteso, a destare maggiori preoccupazioni ed è difficile invertire questa questa tendenza, amplificata dal costante aumento di gas serra nell'atmosfera.

Lo strato di ozono è prezioso e vitale, scherma i raggi UV dannosi per la pelle, gli occhi e il sistema immunitario. Ma gioca anche un altro ruolo fondamentale, quello di impedire il raffreddamento dello strato atmosferico. Non c'è dubbio quindi che interviene nel plasmare il clima del pianeta. Questo studio aggiunge quindi un ulteriore elemento alla comprensione dei complessi meccanismi che determinano le anomalie climatiche alle quali stiamo assistendo in molte regioni del mondo.

Altri dettagli su: Science News

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