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Storie dai Tropici

Catturando l’onda perfetta: è così che viaggiano i coccodrilli marini

(Brisbane, Queensland, Australia - 8/6/2010)

I coccodrilli marini, i più grandi rettili viventi, sono in grado di viaggiare per centinaia di chilometri in mare aperto, sfruttando le correnti oceaniche superficiali.
Uno studio, pubblicato ieri su Journal of Animal Ecology, spiega come i coccodrilli d'acqua salata abbiano potuto diffondersi in un'area geografica grande più di 10.000 chilometri quadrati, pur essendo cattivi nuotatori sulle lunghe distanze.
Quando la marea è favorevole questi grandi rettili si muovono dalle foci dei fiumi verso il mare aperto, fino a catturare l'onda di corrente. Se invece la marea è contraria, risalgono il fiume e aspettano la corrente inversa.
Non è chiaro se un tale comportamento sia appreso o ereditato; è come se i rettili, dicono i ricercatori, siano in grado di decidere se e quando intraprendere un lungo viaggio per mare.

Il team di scienziati, tra i quali figurava anche il defunto Steve Irwin, conosciuto come 'The Crocodile Hunter', ha monitorato per un anno un gruppo di 20 coccodrilli marini adulti (Crocodylus porosus) che popolano la foce del fiume Kennedy, nel Queensland settentrionale.
Utilizzando dispositivi acustici impiantati sulla pelle degli animali, i ricercatori hanno registrato la posizione del singolo esemplare e la sua temperatura corporea: questi dati sono stati poi confrontati con i modelli numerici delle correnti oceaniche.
Ogni qualvolta la temperatura del rettile saliva a 32 gradi, la marea era contraria, suggerendo che gli animali si crogiolavano al sole sulle rive del fiume; se invece la marea era favorevole, la temperatura scendeva a 25 gradi, chiara indicazione che i coccodrilli erano tornati in acqua.
Dai dati raccolti risulta che otto coccodrilli hanno viaggiato per più di 50 chilometri in mare aperto; uno ha percorso ben 590 chilometri in 25 giorni, dalla foce del fiume Kennedy fino alla costa occidentale della penisola di Cape York. Un altro ha viaggiato per 20 giorni coprendo una distanza di 411 chilometri.

Ma l'aspetto più interessante è che i rettili hanno sfruttato il flusso di corrente solo quando si spostavano su lunghe distanze; per gli spostamenti brevi, invece, i dati indicano che i coccodrilli non tenevano conto della corrente.
I risultati di questo studio dimostrano che i coccodrilli marini hanno sviluppato nel loro passato evolutivo la capacità di superare formidabili barriere geografiche. E soprattutto aiutano a capire perché questi rettili siano stati in grado di occupare un'area geografica così vasta, che va dalle acque salmastre e dolci dell'India orientale, all'Asia sudorientale e al nord dell'Australia fino alle Fiji, senza mai differenziarsi in nuove specie.


La più vasta popolazione al mondo di coccodrilli di acqua salata abita tuttavia le acque australiane: si stima che vi siano da 100.000 a 150.000 coccodrilli nei tre stati del nord dell'Australia (Western Australia, Queensland e Territorio del Nord), un numero di esemplari tale da creare non pochi problemi alla gente del luogo.

Altri dettagli su: Nature news

Leggi anche: Dossier Tropici Australia da brivido


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