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Storie dai Tropici

Muore Granado, leggendario compagno di viaggio del Che

(L'Avana, Cuba - 6/3/2011)

E' morto ieri a Cuba Alberto Granado, grande amico di Ernesto Che Guevara e suo inseparabile compagno nel celebre viaggio in motocicletta attraverso il continente latinoamericano.
Aveva 88 anni ed è a lui che si devono la nascita e lo sviluppo del centro di ricerche biomediche Instituto de Ciencias Básicas y Preclínicas “Victoria de Giron”, dove si è realizzato il sogno rivoluzionario della formazione di massa dei medici a Cuba: oltre il 60 percento dei professionisti sanitari che operano nell'isola e in molti paesi dell'America latina ha studiato sui banchi di questo centro di eccellenza.
Per la gente dell'Avana Alberto Granado era “il dottore”. Ma per il resto del mondo la sua memoria è legata al Che e a quel mitico viaggio che avrebbe portato due giovani universitari ad attraversare Argentina, Cile, Perù, Colombia e Venezuela, in sella ad una sgangherata motocicletta.

Granado era nato nella provincia di Cordoba, Argentina. Conobbe Ernesto Guevara nel 1941; l'incontro avvenne per caso, il Che aveva accompagnato suo fratello Tomas a fargli visita in prigione, dove Granado si trovava per aver preso parte ad una rivolta universitaria. In seguito tra i due nacque una profonda amicizia.
Nel dicembre del 1951, con pochi soldi in tasca ma uniti dal desiderio di conoscere quel continente sudamericano a cui sentivano di appartenere, Granado, che allora aveva 29 anni, e Guevara, che ne aveva 23, partirono da Cordoba per un viaggio che li avrebbe profondamente cambiati.

Per nove mesi a bordo di una Norton 500, ribattezzata La Poderosa, viaggiarono dalle Ande al Rio delle Amazzoni, prendendo coscienza di un territorio sconfinato e delle sue meraviglie, ma anche della condizione di povertà e disperazione in cui versava gran parte della popolazione latinoamericana. I pensieri e i ricordi di quel viaggio, fermati nelle pagine dei rispettivi diari, sono diventati un film intenso e suggestivo, apprezzato dalla critica internazionale e a lungo applaudito durante la proiezione al festival di Cannes.
Alla fine del viaggio le strade dei due amici si separano: la vita di Ernesto Guevara sarà dedicata alla realizzazione del sogno rivoluzionario, quella di Alberto Granado allo studio e alla scienza.

Nel 1961, dopo il trionfo della Révolucion, il Che invita l'affezionato compagno a trasferirsi con la famiglia a Cuba. A Granado viene affidata la cattedra di biochimica della facoltà di medicina all'università dell'Avana; negli anni successivi lo scienziato sarà fu uno dei fondatori del centro di ricerche biomediche della capitale e della scuola di medicina dell'università di Santiago e parteciperà alla creazione della Sociedad Cubana de Genética.

Alberto Granado è venuto a mancare ieri nella sua casa di Miramar; centinaia di persone si stanno recando alla camera ardente allestita al Vedado per l'ultimo saluto al “dottore”. Il corpo sarà cremato e rispettando il suo desiderio, le ceneri sanno sparse a Cuba, in Argentina e in Venezuela.

L'avventura di Granado e del Che è magistralmente raccontata nel film I diari della motocicletta. Il film, diretto da Walter Salles con la supervisione di Gianni Minà, è uno splendido ritratto dell'America latina del 1952. Rodrigo de la Serna interpreta Granado e Gael Garcia si cimenta con la figura del Che.

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