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Storie dai Tropici
Nelle palme l'eterna giovinezza?
(Miami, FL, USA - 20/12/2012)
Scoperto in Florida il segreto dell'eterna giovinezza? I conquistadores sbarcati nel Nuovo Mondo speravano di trovare la mitica fonte in un'isola dei Caraibi. Pare che lo stesso governatore di Porto Rico, Ponce de León, se ne andasse spesso in giro tra Cuba e le Bahamas alla ricerca dell'acqua miracolosa che guarisce e ringiovanisce. Si parla dei primi del cinquecento.
Ma sulla durata della vita oltre il termine medio che già conosciamo si è riaperto in questi giorni uno spiraglio. Ci ha pensato Barry Tomlinson, professore di botanica presso il National Tropical Botanical Garden di Miami, che ha coordinato uno studio sulla straordinaria longevità delle palme da cocco. Vuoi vedere che il segreto della giovinezza non risiede nella leggendaria fonte ma nella più comune e diffusa pianta tropicale?
Partiamo dall'inizio. La durata di vita di un organismo dipende da quanto a lungo le sue cellule rimangono metabolicamente attive. In questo senso le piante hanno una marcia in più rispetto agli animali: loro possono sviluppare continuamente nuovi tessuti e riparare organi senescenti, noi no.
Ma attenzione: nella maggior degli alberi longevi il tronco, cioè la parte principale della pianta, è composto da fibre legnose e tessuti morti con un solo anello interno di cellule capaci di dividersi. Quindi anche se lo scheletro di un pino può resistere fino a 3000 anni, i suoi tessuti viventi vivono meno di un secolo.
Le palme no. I loro tronchi sono infatti costituiti quasi interamente da cellule vive. Ed è per questo che l'età di una palma è così difficile da determinare. Insomma, senza entrare troppo nei dettagli, ci sono evidenze che l'attività metabolica nei diversi tipi di tessuti presenti nelle palme si mantenga per tutta la vita dell'albero e siccome i tessuti vascolari delle palme non vengono rinnovati, è come se questi funzionassero apparentemente a tempo indeterminato.
"Non abbiamo evidenziato caratteristiche chimiche tali da permettere ad alcuni organismi di conservare cellule con una durata di vita indefinita", chiarisce il botanico smorzando gli entusiasmi. "Piuttosto, vogliamo sottolineare le peculiarità dello sviluppo delle palme rispetto agli altri alberi”.
La conclusione è scontata: il segreto dell'eterna giovinezza non sarà forse nascosto nelle palme, ma sdraiati all'ombra delle palme di sicuro si invecchia meglio.
Altri dettagli: American Journal of Botany
Scoperto in Florida il segreto dell'eterna giovinezza? I conquistadores sbarcati nel Nuovo Mondo speravano di trovare la mitica fonte in un'isola dei Caraibi. Pare che lo stesso governatore di Porto Rico, Ponce de León, se ne andasse spesso in giro tra Cuba e le Bahamas alla ricerca dell'acqua miracolosa che guarisce e ringiovanisce. Si parla dei primi del cinquecento.
Ma sulla durata della vita oltre il termine medio che già conosciamo si è riaperto in questi giorni uno spiraglio. Ci ha pensato Barry Tomlinson, professore di botanica presso il National Tropical Botanical Garden di Miami, che ha coordinato uno studio sulla straordinaria longevità delle palme da cocco. Vuoi vedere che il segreto della giovinezza non risiede nella leggendaria fonte ma nella più comune e diffusa pianta tropicale?
Partiamo dall'inizio. La durata di vita di un organismo dipende da quanto a lungo le sue cellule rimangono metabolicamente attive. In questo senso le piante hanno una marcia in più rispetto agli animali: loro possono sviluppare continuamente nuovi tessuti e riparare organi senescenti, noi no.
Ma attenzione: nella maggior degli alberi longevi il tronco, cioè la parte principale della pianta, è composto da fibre legnose e tessuti morti con un solo anello interno di cellule capaci di dividersi. Quindi anche se lo scheletro di un pino può resistere fino a 3000 anni, i suoi tessuti viventi vivono meno di un secolo.
Le palme no. I loro tronchi sono infatti costituiti quasi interamente da cellule vive. Ed è per questo che l'età di una palma è così difficile da determinare. Insomma, senza entrare troppo nei dettagli, ci sono evidenze che l'attività metabolica nei diversi tipi di tessuti presenti nelle palme si mantenga per tutta la vita dell'albero e siccome i tessuti vascolari delle palme non vengono rinnovati, è come se questi funzionassero apparentemente a tempo indeterminato.
"Non abbiamo evidenziato caratteristiche chimiche tali da permettere ad alcuni organismi di conservare cellule con una durata di vita indefinita", chiarisce il botanico smorzando gli entusiasmi. "Piuttosto, vogliamo sottolineare le peculiarità dello sviluppo delle palme rispetto agli altri alberi”.
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