
Storie dai Tropici
Prudenza a Réunion: si risveglia il Piton de la Fournaise
(Saint-Denis, Réunion – 5/10/2009)
Dopo otto mesi di torpore, il più vivace vulcano della Réunion si prepara a dare nuovamente spettacolo. La crescente attività sismica, rilevata dall’osservatorio di vulcanologia nelle profondità del cratere Dolomieu, indica la possibilità di un’eruzione nei prossimi giorni.
Ieri pomeriggio nell’isola dell’oceano Indiano un comunicato della prefettura informava la popolazione dei segni di ripresa dell’attività sismica e mobilitava i servizi di vigilanza. A questo stadio resta aperto al pubblico l’accesso al vulcano ma solo attraverso i percorsi autorizzati (chapelle de Rosemont, piton Kapor e cratere Rivals). Nuovi segnali potrebbero far scattare il livello successivo, quello di allerta 1, che indicherebbe eruzione imminente e conseguente chiusura di strade e sentieri. L’ultimo stadio è allerta 2, ovvero eruzione in corso.
Nemmeno una settimana fa, le guide che accompagnano gli escursionisti nell’immenso catino di lava grigia del Piton de la Fournaise si erano nuovamente lamentate per la prolungata chiusura di uno degli accessi alla vetta; chiusura che dura dal 2007 quando, a seguito di una possente eruzione, si era verificato un pericoloso cedimento della parete del cratere Dolomieu. Da allora la polemica continua: l’accesso alle zone più a rischio rimane vietato ma il divieto, secondo alcuni, non ha ragione di esistere. La conseguenza è che centinaia di escursionisti si aggirano, nonostante i divieti, in zone potenzialmente pericolose.
Il Piton de la Fournaise è considerato da scienziati, turisti e residenti un gigante buono, che si limita ad eruttare spettacolari colate di magma incandescente senza provocare fenomeni distruttivi, come esplosioni e terremoti. E adesso che comincia la stagione turistica tutti vorrebbero vivere l’esperienza di un’eruzione in diretta; da dieci anni a questa parte, le numerose eruzioni che si sono succedute hanno permesso a chiunque si recasse sulla sommità del vulcano di assistere all’apertura delle fessure eruttive e alla fuoriuscita della lava.
L’anno scorso, nel mese di agosto, il vulcano aveva però messo a dura prova i nervi della protezione civile e più volte si è arrivati all’allerta di eruzione imminente senza nemmeno avere il tempo di passare allo stadio di vigilanza. Il nuovo direttore dell’osservatorio vulcanologico è un italiano, Andrea Di Muro, insediatosi nel luglio scorso; “meglio riaprire subito il dibattito sulla sicurezza piuttosto che dopo, quando si è già verificato un incidente”, dichiara preoccupato.
Se camminatori, turisti e tanti residenti dell’isola aspettano con impazienza il nuovo show del vulcano ce ne sono altri meno contenti, come gli abitanti di Bois-Blanc, Piton Sainte-Rose e le Tremblet che già in passato sono stati evacuati da zone a rischio.
per maggiori dettagli:
Clicanoo, le journal de l'ile da la Réunion
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