
Storie dai Tropici
La terra degli ippopotami surfisti
(Libreville, Gabon - 27/9/2011)
Africa occidentale, Gabon, Loango National Park e un lodge esclusivo nel bel mezzo del nulla. O meglio, nel mezzo di una foresta pluviale costiera, abitata da bufali ed elefanti che si spingono fin sulla spiaggia e, caso unico al mondo, ippopotami che fanno il bagno tra le onde dell'oceano.
Siamo nella terra of surfing hippos, chiamata così da Mike Fay e Nick Nichols, inviati della National Geographic, al termine del loro epico viaggio a piedi dalle foreste del Congo alle spiagge vergini del Gabon.
Ebbene, cosa ci fa un lussuoso lodge nel cuore di questo paradiso verde, uno dei più remoti e incontaminati del pianeta? Viene subito da pensare ad uno di quei trabocchetti dell'ecoturismo che propongono viaggi “verdi” e fotosafari allo champagne, mentre la popolazione locale sta a guardare. Invece no, qui i conti tornano: ecco un esempio concreto di come si può coniugare conservazione della natura e turismo.
Loango Lodge offre ospitalità di buon livello ed è un'ottima base di partenza per visitare il parco e osservare da vicino una fauna che, a differenza di altri parchi africani più frequentati, è ancora timida e schiva. Ed è qui che nel 2002 nasce Operation Loango, un'iniziativa rivolta alla conservazione ambientale e allo studio della fauna selvatica, cui partecipano il Max Planck Institute, la California Academy of Sciences e la Wildlife Conservation Society (WCS).
A coordinare le attività ci pensa Eden's Africa, un tour operator pioniere dell'ecoturismo, che organizza viaggi e gestisce strutture a basso impatto ambientale in Gabon, nel bacino del Congo e nelle isole di Sao Tomè e Principe.
Africa's Eden, la cui formula è “tourism pays for conservation”, ha investito oltre 15 milioni di euro in progetti nell'Africa centro occidentale, contribuendo per 3 milioni di euro alle attività di conservazione e di ricerca.
Tra l'altro, Operation Loango ha creato una scuola e dà lavoro a circa 250 persone, tutte reclutate nei villaggi attorno al parco; e poiché ciascun membro dello staff ha sulle spalle, in media, una famiglia di 7-10 persone, quasi duemila gabonesi arrivano a beneficiare dell'iniziativa. Per primi hanno assunto i bracconieri locali, con il doppio vantaggio di contrastare la caccia di frodo e impiegare uomini che conoscono a fondo il territorio, riconvertendoli in eco-guide esperte.
L'anno scorso il lodge è stato costretto a chiudere e il circolo virtuoso si è interrotto. La principale struttura d'accoglienza nel parco era diventata di fatto irraggiungibile, a causa di un mancato accordo tra l'aviazione civile del Gabon e la consociata che si occupava del trasferimento dei visitatori in charter dalla capitale.
Di recente la buona notizia: i collegamenti aerei saranno presto ristabiliti e Lodge Loango verrà ufficialmente riaperto ai viaggiatori internazionali il 15 dicembre 2011, giusto in tempo per le vacanze di Natale. Intanto sono cominciati i lavori di ristrutturazione, che vedranno l'ampliamento della scuola di Loango e la creazione di 130 nuovi posti di lavoro tra i membri della comunità locale.
La prossima riapertura del Loango National Park consentirà un'esperienza senza precedenti a tutti gli appassionati di natura. Gli “ippopotami surfisti” sono solo una delle tante meraviglie. Centinaia di specie di uccelli, rettili e mammiferi, compresa la comunità più numerosa di gorilla di pianura, questo il biglietto da visita di un remoto angolo d'Africa.
Altri dettagli:
Press Release Africa's Eden
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