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Storie dai Tropici
La Francia pronta a entrare in guerra in Mali
(Bamako, Mali 11/1/2013)
La Francia di Hollande sta per inviare i propri soldati in Mali. Qui nel Sahel di sabbia e polvere le truppe governative non ce la fanno a fermare l'offensiva degli integralisti islamici che dura ormai dal mese di aprile dell'anno scorso.
Ieri gli islamisti hanno occupato la città di Konna e ora avanzano a sud verso zone strategicamente sempre più importanti; il timore è che riescano ad aprirsi la strada per la capitale, Bamako.
I ribelli mettono a rischio l'esistenza stessa dello stato del Mali, ha detto il presidente ad interim, Dioncounda Traoré, rivolgendosi prima all'ONU e poi, ieri sera, chiedendo esplicito aiuto alla Francia. E la Francia, che in quella zona del continente africano ha sempre avuto interessi e continua ad averli anche finita l'epoca coloniale, risponde all'appello.
Parigi è pronta all'intervento militare, ma nel quadro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, beninteso. Stai a vedere che si tratta di un'altra missione per esportare pace e democrazia.
La caduta del Mali sarebbe destabilizzante per l'intera regione. Secondo i soliti bene informati era già tutto deciso, solo problemi logistici avrebbero ritardato l'intervento.
Il Capo di Stato del Mali terrà un discorso televisivo alla nazione stasera alle 20:00 GMT.
Francois Hollande intanto sta mandando truppe in Mali. Nella città settentrionale di Sévaré sarebbero già atterrati cargo militari C-160 con armi pesanti e uomini dalla pelle chiara; soldati francesi e tedeschi, secondo Le Figaro.
La potenza militare dei jihadisti sembra molto più forte di quanto si stimava. E la loro follia anche. Un altro Afghanistan nel Sahel?
Altri dettagli: France 24
La Francia di Hollande sta per inviare i propri soldati in Mali. Qui nel Sahel di sabbia e polvere le truppe governative non ce la fanno a fermare l'offensiva degli integralisti islamici che dura ormai dal mese di aprile dell'anno scorso.
Ieri gli islamisti hanno occupato la città di Konna e ora avanzano a sud verso zone strategicamente sempre più importanti; il timore è che riescano ad aprirsi la strada per la capitale, Bamako.
I ribelli mettono a rischio l'esistenza stessa dello stato del Mali, ha detto il presidente ad interim, Dioncounda Traoré, rivolgendosi prima all'ONU e poi, ieri sera, chiedendo esplicito aiuto alla Francia. E la Francia, che in quella zona del continente africano ha sempre avuto interessi e continua ad averli anche finita l'epoca coloniale, risponde all'appello.
Parigi è pronta all'intervento militare, ma nel quadro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, beninteso. Stai a vedere che si tratta di un'altra missione per esportare pace e democrazia.
La caduta del Mali sarebbe destabilizzante per l'intera regione. Secondo i soliti bene informati era già tutto deciso, solo problemi logistici avrebbero ritardato l'intervento.
Il Capo di Stato del Mali terrà un discorso televisivo alla nazione stasera alle 20:00 GMT.
Francois Hollande intanto sta mandando truppe in Mali. Nella città settentrionale di Sévaré sarebbero già atterrati cargo militari C-160 con armi pesanti e uomini dalla pelle chiara; soldati francesi e tedeschi, secondo Le Figaro.
La potenza militare dei jihadisti sembra molto più forte di quanto si stimava. E la loro follia anche. Un altro Afghanistan nel Sahel?
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