
Storie dai Tropici
Ritrovata la nave del capitano di Moby Dick
(Honolulu, Hawaii - 12/2/2011)
Tutti conoscono la storia del capitano Achab e della sua nave, il Pequod, rovesciata da un capodoglio inferocito che si vendica dei suoi cacciatori. Invece nessuno, o quasi, ha mai sentito parlare di George Pollard Jr., capitano di una baleniera nella vita reale, le cui vicende hanno ispirato il famoso romanzo di Melville, Moby Dick.
Pollard è stato il capitano della Essex, baleniera della flotta di Nantucket, Massachusetts, che nel corso del XIX secolo era una delle capitali dell'industria baleniera.
La Essex subì per davvero l'impatto con un grosso cetaceo e colò a picco nelle profondità del Pacifico, attorno alle Galapagos, nel 1820. Ma mentre la saga di Moby Dick finisce con la morte di Achab trascinato negli abissi dal mostro, la storia vera, quella di Pollard, continua.
Lo sfortunato capitano e alcuni uomini del suo equipaggio, riusciti miracolosamente a mettersi in salvo sulle lance dopo il naufragio, vagano per tre lunghi mesi nell'oceano, soffrendo la fame e la sete; Pollard si spinge fino al cannibalismo, mangiando, seppure a malincuore, suo cugino. Ma alla fine si salva.
Nonostante il tragico incidente, al capitano Pollard viene affidato il comando di una seconda baleniera, la Two Brothers, che però affronta lo stesso destino; solo che questa volta invece della balena bianca ci pensa la barriera corallina a far affondare la nave. Il naufragio avviene infatti nelle acque del French Frigate Shoals, il più grande atollo delle Hawaii nord occidentali, un tratto di mare così insidioso da impensierire qualsiasi marinaio, nell'ottocento come oggi.
Ebbene, dopo 188 anni un gruppo di archeologi marini statunitensi ha ritrovato il relitto della Two Brothers: i legni erano quasi completamente marciti, ma i ricercatori hanno potuto recuperare gli arpioni, i ganci per appendere le carcasse delle balene, i calderoni in cui veniva messo a bollire il grasso e tre grosse ancore ancora intatte.
Kelly Gleason, ricercatore NOOA e capo della spedizione, racconta che quando ha visto nelle secche cristalline, a circa 15 metri di profondità, quell'ancora pesantissima, lunga dieci metri, ha subito pensato che dovesse appartenere ad una nave dell'ottocento.
I reperti che potranno essere recuperati andranno a far parte di una collezione permanente allestita alle Hawaii, i pezzi più grandi rimarranno nell'oceano. A far loro compagnia ci sono i relitti di diverse decine di barche, affondate nei pressi del reef del French Frigate Shoals o negli atolli vicini, che fanno ora parte della Papahanaumokuakea Marine National Monument, una zona protetta di quasi 140.000 miglia quadrate ad ovest delle Hawaii.
“Trovare i resti di qualcosa che sembra essersi perso nel tempo è sorprendente" è stato il commento di Nathaniel Philbrick,
autore del bestseller Nel cuore dell'oceano - La vera storia della baleniera Essex, che ha svolto lunghe ricerche sulle due navi e sul loro capitano,
""ti fa capire che dietro tante storie si celano vite vere".
“Ritrovamenti come quello del Two Brothers sono importanti per collegare regioni e comunità geograficamente separati (New England e Pacifico), il passato al presente, e fornire un contesto e una migliore comprensione delle decisioni umane che hanno modificato il pianeta" ha dichiarato James Delgado, direttore del NOAA’s Office of National Marine Sanctuaries’ Maritime Heritage Program.
La caccia brutale alle balene dei secoli scorsi ha portato i grandi cetacei fin quasi all'estinzione; ma a quei tempi, anche i marinai affrontavano anni di mare duro, magre razioni e la onnipresente paura di trovare la morte. Oggi la sconsiderata mattanza continua, ma con mezzi e in situazioni ben diverse da allora.
E poi le baleniere ottocentesche raccontano le storie delle grandi navigazioni e hanno in un certo qual modo contribuito alle prime esplorazioni dell'Oceano Indiano e delle regioni polari.
E il capitano Pollard? Lui riuscì a salvarsi anche dal secondo naufragio, che però segnò la fine della sua carriera di baleniere. Tornò a Nantucket e finì col fare il guardiano notturno, passando gli ultimi anni della sua vita senza altre avventure.
Altri dettagli su:
BBC news
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