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Storie dai Tropici

Biglietto aereo: nel Pacifico si paga a peso

(Apia, Samoa – 2/4/2013)

Un dollaro al chilo, proprio così. Se pesi 70 kg il tuo biglietto aereo costa 70 dollari. Se invece sei grassoccio, o peggio obeso, pagherai il volo molto di più. Piaccia o no, queste sono le nuove regole di Samoa Air, la compagnia di bandiera dell'omonimo arcipelago polinesiano, diventata la prima al mondo ad adottare una formula così radicale. E si riaccende la vecchia polemica.

“E' la maniera più giusta di viaggiare, sia da soli che in famiglia. Ed è anche il sistema più semplice” dichiarano quelli di Samoa Air. L'amministratore delegato Chris Langton è convinto che solo con la tariffa a peso si possono distribuire i costi di un volo in modo proporzionato al diritto di ciascuno di viaggiare ad un giusto prezzo. Un bambino, ad esempio, oggi paga un posto intero come un adulto, ma d'ora in poi chi viaggia con i propri figli spenderà molto meno.

Per i fautori della tariffa “pay per kilo” le compagnie aeree cominciano ad applicare il concetto del futuro.
Su un velivolo, e più in generale nell'industria dei trasporti, la massa da trasportare è una delle variabili più importanti per determinare se l'apparecchio sarà in grado di decollare e arrivare a destinazione. Tutto si pesa prima del decolllo: i bagagli, le merci, il carburante, i passeggeri. Per i passeggeri viene applicato un peso medio che però non tiene conto che la gente diventa sempre più larga e più lunga di quanto non fosse 40 o 50 anni fa.

Nel Pacifico la questione è seria perchè di polinesiani oversize ce sono parecchi: ormai non vanno più a pescare, si muovono solo in macchina e mangiano cibi calorici e varie schifezze d'importazione. E con questo stile di vita i corpi statuari di donne e uomini si sformano già in giovane età.

Le isole Samoa, in particolare, sono una delle nazioni con il più alto tasso al mondo di persone obese. Siccome poi Samoa Air opera con velivoli come il BN2A Islander e il Cessna 172, apparecchi da una quindicina di posti perciò più sensibili alla variazione di peso, quando salgono a bordo tre o quattro passeggeri da 120 kg è anche una questione di sicurezza.

La formula “il grasso paga di più” non mette però tutti d'accordo. Se gli obesi non devono essere discriminati allora non è giusto che paghino un prezzo maggiore per viaggiare come tutti gli altri.
Perchè allora non predisporre poltrone più larghe per far stare comodi sia chi è fuori forma sia chi gli siede vicino? Con alcune compagnie il passeggero grassone è obbligato a comprare due posti, ma quello che invece è solo pelle e ossa mica paga la metà.
Forse tutto considerando, la tariffa a peso di Samoa Air è meno ingiusta di molte altre tasse e sovrattasse.

Siamo solo all'inizio, perciò se pensate di fare un viaggio in Pacifico cominciate subito a mettervi a dieta.

Altri dettagli: Samoa Air
Profilo del paese: Samoa e Samoa Americane

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