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Storie dai Tropici
Uragani: sopra la media per il terzo anno consecutivo
(Miami, Florida, USA - 30/11/2012)
Oggi si chiude ufficialmente la stagione degli uragani atlantici e il National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) fa un riepilogo in un video.
L'occhio del satellite percorre sei mesi in meno di cinque minuti, con una moviola che mostra le tempeste che si spostano dall'Africa verso il Centro America e prendono forma, si organizzano attorno a un vortice per poi transitare sulle isole e sulle coste come trottole impazzite. A fianco compaiono i nomi: Ernesto, Isaac, Sandy... sono quelli che si ricordano meglio, quelli che si sono portati via, oltre agli alberi e alle case, anche molte vite umane.
Tutto si riassume nei numeri: la stagione 2012 ha prodotto ben 19 tempeste tropicali, 10 delle quali sono diventati uragani. E per il terzo anno consecutivo si tratta di un numero di tempeste superiore alla media.
Se guardiamo le statistiche il 2012, 2011 e 2010 si posizionano nella top-five delle stagioni più attive dal 1851. Ancora una volta le stesse domande: un numero maggiore di cicloni rappresenta un segnale del cambiamento climatico in corso? L'estremizzazione dei fenomeni meteorologici è già cominciata?
Con la fine di novembre i Caraibi e il Centro America si preparano a un lungo periodo di bel tempo; l'inverno secco e soleggiato dovrebbe affacciarsi già a partire dalle prossime settimane lasciandosi finalmente alle spalle il ricordo e, in molti casi, anche i segni devastanti di una stagione uragani meno clemente di quanto la maggior parte dei meteorologi aveva previsto.
Altri dettagli: NOAA news
Oggi si chiude ufficialmente la stagione degli uragani atlantici e il National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) fa un riepilogo in un video.
L'occhio del satellite percorre sei mesi in meno di cinque minuti, con una moviola che mostra le tempeste che si spostano dall'Africa verso il Centro America e prendono forma, si organizzano attorno a un vortice per poi transitare sulle isole e sulle coste come trottole impazzite. A fianco compaiono i nomi: Ernesto, Isaac, Sandy... sono quelli che si ricordano meglio, quelli che si sono portati via, oltre agli alberi e alle case, anche molte vite umane.
Tutto si riassume nei numeri: la stagione 2012 ha prodotto ben 19 tempeste tropicali, 10 delle quali sono diventati uragani. E per il terzo anno consecutivo si tratta di un numero di tempeste superiore alla media.
Se guardiamo le statistiche il 2012, 2011 e 2010 si posizionano nella top-five delle stagioni più attive dal 1851. Ancora una volta le stesse domande: un numero maggiore di cicloni rappresenta un segnale del cambiamento climatico in corso? L'estremizzazione dei fenomeni meteorologici è già cominciata?
Con la fine di novembre i Caraibi e il Centro America si preparano a un lungo periodo di bel tempo; l'inverno secco e soleggiato dovrebbe affacciarsi già a partire dalle prossime settimane lasciandosi finalmente alle spalle il ricordo e, in molti casi, anche i segni devastanti di una stagione uragani meno clemente di quanto la maggior parte dei meteorologi aveva previsto.
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