Sei in: Storie dai Tropici --> Aviaria, si può viaggiare sicuri in Asia?
line

Storie dai Tropici

Aviaria, si può viaggiare sicuri in Asia?

(Shanghai, Cina – 8/4/2013)

Non esistono prove certe di contagio da uomo ad uomo del nuovo ceppo virale dell'influenza aviaria. Lo comunica ufficialmente l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), smentendo le preoccupazioni nate dopo che a Shanghai si erano verificati tre casi all'interno della stessa famiglia. Secondo le autorità cinesi, il virus H7N9 ha infettato finora una ventina di persone, ma le vittime accertate sarebbero solo sei. Un numero assai limitato di casi, fa notare il rappresentate dell’OMS in Cina Michael O’Leary, soprattutto se visto in rapporto alla popolazione dell'immensa nazione asiatica.

Questa volta pare che il governo cinese stia adottando misure sanitarie concrete e che operi con una certa trasparenza, almeno così dicono i mezzi di comunicazione nazionali. Gli scettici però non mancano, visti i precedenti non proprio edificanti: nel 2003, quando scoppiò la SARS, le autorità cinesi fecero di tutto per coprire la faccenda e furono condannate per aver contribuito alla diffusione di un virus che fece 800 vittime almeno.

Ciò premesso, è sicuro viaggiare? La risposta ad oggi è sicuramente sì. In giro per il mondo non ci sono aeroporti chiusi, né ispezioni o particolari controlli alle frontiere. Niente panico pandemia insomma, anche se l'origine di questo nuovo ceppo è tuttora sconosciuta. C'è comunque una certa apprensione che l'H7N9 possa uscire dalla Cina meridionale, dove sembra attualmente confinato. Perciò ai passeggeri cinesi che atterrano in altri paesi viene chiesto di informare i funzionari di dogana di eventuali sintomi influenzali.

Tutto considerando, un po' di igiene in più non fa mai male e chi viaggia, per turismo o per lavoro, nei paesi asiatici dovrebbe comunque adottare alcune banali precauzioni sanitarie:
- evitare il contatto con volatili ed altri animali da cortile, soprattutto nei mercati dove vengono venduti animali vivi;
- lavarsi spesso le mani, soprattutto dopo aver maneggiato carne cruda;
- mangiare con tranquillità pollame e prodotti derivati e, più in generale, qualsiasi tipo di carne, purchè ben cotti (i virus influenzali vengono inattivati da temperature superiori a 70°C).

Oggi tutti gli occhi sono puntati sul nuovo ceppo H7N9, ma l'altro famigerato virus dell'influenza aviaria, l'H5N1, quello identificato nel 2004, non è stato ancora sconfitto. Forse non fa più notizia ma continua a fare vittime in molte regioni rurali del sudest asiatico. Solo in Cambogia sono stati registrati 31 casi di aviaria nell'uomo e ben 27 decessi. E mai come quest'anno c'è stata una recrudescenza della malattia.

Altri dettagli: Disease Outbreak News

line

     
     
     


Hai un sito o un blog? PaesiTropicali.com ti è piaciuto? allora regalaci un Link
Con il tuo aiuto il nostro portale diventerà sempre più utile e interessante. Grazie.


line line