Rarotonga e Aitutaki sono le due isole principali delle Cook; i turisti difficilmente si spingono oltre ed è un peccato, perché l'arcipelago è molto vario e ogni isola ha una propria peculiare morfologia.
Tutte le isole del gruppo settentrionale sono incantevoli atolli corallini, abitati da gente che vive una vita tradizionale; purtroppo Air Rarotongan non effettua collegamenti regolari quindi non è semplice arrivarci e poi non ci sono vere e proprie strutture turistiche. Gli irriducibili possono tuttavia trovare alloggio presso i locali, prenotando il passaggio aereo con largo anticipo.
Sono invece più frequenti i collegamenti tra le isole meridionali, che quindi si possono visitare con relativa facilità.
Qualsiasi itinerario scegliate, il viaggio comincia sempre da Rarotonga, porta d'ingresso dell'arcipelago.
"Raro", dove vive oltre il 70 percento della popolazione, è senz'altro l'isola più vivace e turisticamente attrezzata delle Cook.
L'intero giro dell'isola, 32 km, si fa in qualche ora percorrendo la litoranea (Ara Tapu) che attraversa i piccoli centri abitati e si snoda lungo scenari di grande bellezza tra le montagne e la costa.
L'entroterra, occupato da alti picchi montuosi coperti di fitta vegetazione, si può invece esplorare a piedi con il popolare Cross Island Track. L'intera traversata richiede sette ore e un buon grado d'allenamento, poiché per quanto non ci siano cime alte più di 700 metri, i sentieri possono essere a tratti impervi e scivolosi.
Per chi ama passeggiare ci sono tuttavia facili e belle escursioni: una di queste comincia all'incrocio con l'Ara Metua, la strada antica chiamata anche Inland road, a circa mezzo chilometro dal porto di Avatiu. Dopo aver attraversato campi terrazzati di taro, ci s'incammina in salita attraverso la vegetazione lussureggiante in direzione del pinnacolo Te Rua Manga; nell'ultimo tratto il sentiero diventa più ripido e faticoso ma quando si raggiunge la base della montagna, dall'inconfondibile profilo acuminato (è chiamato anche The Needle, l'Ago), il paesaggio è maestoso e spazia su tutta l'isola fino al mare.
Dal crinale parte un altro sentiero che scende sulla costa meridionale, attraversando la foresta pluviale interna di Rarotonga; si segue il percorso del torrente Papua e si arriva alle belle Wigmore's waterfall, che formano alla loro base una fresca piscina naturale.
La barriera corallina di Rarotonga racchiude una laguna ampia e sabbiosa a sud e più stretta e con un fondale a tratti basso e roccioso sul versante settentrionale. Le spiagge più belle si trovano nella parte sud-est, dove ci sono anche i migliori siti per lo snorkeling. Quando c'è bassa marea dalla famosa Muri beach si arriva camminando nell'acqua a Koromiri island un motu disabitato le cui spiagge da un lato affacciano sulla laguna e dall'altro sull'oceano.
Nella parte nord occidentale invece il punto migliore per fare snorkeling si trova attorno a Black Rock, a sei chilometri da Avarua.
Nei pressi di Arorangi si può far visita al grazioso Cultural Village per un percorso didattico sui costumi maori e sulle origini delle Cook; il programma include tr al'altro un pranzo tradizionale, allietato da balli e canti polinesiani. A un chilometro di distanza dal Cultural Village c'è l'Highland Paradise, un sito storico che ospita antichi marae all'interno di magnifici giardini tropicali.
Impossibile andare alle Cook senza vedere Aitutaki e la spettacolare laguna a forma triangolare con le sue spiagge da sogno e il mare di smeraldo. Il reef, interrotto da una sola pass, racchiude una ventina di piccoli motu e banchi di sabbia che si raggiungono facilmente in barca.
Il più popolare di questi è One Foot Island, molto bello ma un po' troppo frequentato. Non dimenticate di farvi raccontare la leggenda legata al nome di questo grazioso isolotto.
Sull'isola principale i siti migliori per lo snorkeling si trovano a sud e ad ovest della pista dell'aeroporto.
La profondità massima della laguna non supera i dieci metri, ma in gran parte è sui cinque metri.
I duemila residenti di Aiutataki vivono negli otto villaggi situati lungo la strada che si snoda sui due lati dell'isola; per i turisti ci sono numerose possibilità di alloggio e di strutture ricettive. Anche qui come a Rarotonga, le island nights del venerdì sera sono un appuntamento da non perdere.
Atiu, che si raggiunge facilmente con un volo di
Air Rarotonga vale di sicuro una visita. L'isola è molto diversa dalle sue più famose e frequentate sorelle ed è l'ideale per passare una vacanza riposante, lontano dalla folla, ma senza per questo rinunciare al confort di qualche buona struttura.
Il reef è vicino alla costa e non lascia spazio alla laguna; ciò nonostante quando il mare è calmo si può fare snorkeling nelle pozze a ridosso della scogliera, che diventano acquari naturali in cui si riuniscono moltitudini di pesci.
Takauroa Beach, sulla costa orientale, è uno dei posti migliori; Taungaroro, che si trova invece sulla costa occidentale, è la più bella spiaggia di Atiu e una delle più scenografiche delle Cook, con sabbie bianchissime interrotte dalle scogliere di makatea.
I cinque villaggi dell'isola sono tutti disposti nella parte collinosa, al centro di Atiu. Da non perdere le escursioni alle diverse grotte e caverne scavate nella makatea e non mancate di rivolgervi alla gente del posto per farvi raccontare le tante leggende, legate a questi affascinanti luoghi.